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“Altro che fax. Negli ultimi anni, sotto la guida di Alessio D’Amato, la sanità del Lazio ha affrontato grandi cambiamenti: con l’emergenza Covid, la transizione digitale ha ricevuto una forte accelerazione, raggiungendo in breve tempo traguardi impensabili fino a poco tempo fa.

L’accesso al fascicolo sanitario, il ritiro on line dei referti, la ricetta dematerializzata, la prenotazione delle prestazioni tramite web app sono diventate ormai una realtà per cittadine e cittadini della nostra Regione.

L’interazione tra ospedali e territorio è stata rivoluzionata dell’implementazione di sistemi informativi specifici per i diversi contesti: da quelli per la rete dell’ emergenza (SIE118 per la ricerca di posto letto, TELEADVICE per il teleconsulto tra PS), a quelli per la rete assistenziale ospedale-territorio, basata sul lavoro sinergico delle Centrali Operative Aziendali (COA) e delle Centrali Operative Territoriali. Oggi le uniche strutture non ancora presenti nel sistema sono alcune carceri nella Regione, che fanno capo al Ministero della Giustizia.

È chiaro che molto può e deve ancora esser fatto, ma con le sue battute Rocca dimostra di essere rimasto aggiornato a 12 anni fa, quando la Regione Lazio fu commissariata a causa dei gravi disavanzi di gestione causati proprio dalla destra”.

Così in una nota Marta Bonafoni e Sandro Libianchi, candidati al consiglio regionale del Lazio con la Lista Civica D’Amato Presidente.

Tagged : Alessio D'Amato Lista Civica D'Amato Presidente marta bonafoni Sandro Libianchi Sanità Lazio

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