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L’epidemia ha sconvolto le nostre vite, ma le bambine, i bambini, le ragazze e i ragazzi hanno subito le conseguenze scaturite dal Coronavirus per primi, vedendosi negate alcune abitudini che già dai primi anni di età caratterizzano la formazione, la socializzazione e la crescita.

L’ultimo decreto del Presidente del Consiglio ha ripristinato alcune attività e la ripartenza è tangibile e ben visibile ai nostri occhi.

Dopo aver portato e approvato una mozione che prova a mettere al centro i bisogni delle bambine e dei bambini, e che nel Lazio porterà presto all’adozione del “Piano per l’infanzia e l’adolescenza”, sono state pubblicate le linee guida per la riapertura dei centri estivi a partire dal prossimo 15 giugno.

Saranno consentite attività ludico-ricreative per tutti i bambini dai tre anni in su accompagnati dai genitori e dagli operatori.

Il Governo consente l’utilizzo per la realizzazione delle attività di spazi per l’infanzia anche alternativi: si passa dalle scuole agli oratori, dalle ludoteche ai parchi, tutto rispettando le regole e le disposizioni per la sicurezza sanitaria e la prevenzione; tra le misure di prevenzione del contagio si prevede l’utilizzo della mascherina, la fornitura di gel igienizzanti e la previsione di organizzare centri estivi su turnazione.

Un lavoro portato avanti anche grazie all’impegno dell’assessora alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali Alessandra Troncarelli, che consentirà di recuperare il ritardo accumulato e che – in questa fase di di ricostruzione e riparazione – offrirà la possibilità di concepire, contemporaneamente alla riapertura delle attività produttive, un approccio diverso rispetto al passato per restituire ai più piccoli tempi e spazi necessari in grado di adattarsi alle nuove esigenze e alle normative in merito alla sicurezza sanitaria.

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