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Questa mattina è stato firmato l’accordo tra l’Ater e l’Associazione che gestisce le attività della Palestra Valerio Verbano al Tufello che mette fine a una lunga vertenza e regola il rapporto tra i due soggetti, stabilendo un contratto d’affitto.
E’ un risultato bellissimo del quale sono particolarmente fiera e per il quale voglio ringraziare pubblicamente sia la Direzione Generale dell’Ater di Roma con i propri uffici, che l’Assessore alle Politiche Abitative della Regione Lazio che i ragazzi della Palestra.

Tutti insieme, in questi anni ma in maniera particolarmente caparbia in questi ultimi mesi, ci siamo messi attorno ad un tavolo e abbiamo perseguito un unico obiettivo, ognuno per la parte che gli spettava: dare un riconoscimento al grande lavoro portato avanti in questi anni nella palestra e sanare una situazione che da troppi anni si trascinava.

La sinergia tra i vari attori ha funzionato e dato il risultato sperato: il lavoro che ho portato avanti in Consiglio ha permesso di approvare una norma che ha aiutato la stesura dell’accordo valorizzando il recupero dei locali dismessi di proprietà pubblica che vengono destinati ad attività socio-culturali e sportive con finalità sociali, come nel caso della palestra; l’Ater si è resa disponibile, come già fatto anche per la palestra del Quarticciolo, all’ascolto delle istanze e al riconoscimento delle migliorie portate ai locali della palestra; gli attivisti della palestra hanno dialogato con le istituzioni in un’ottica di collaborazione senza pregiudizi che è alla base della crescita culturale e della società che dobbiamo perseguire.

La Palestra, che è frequentata da oltre 300 persone tra adulti, ragazzi e bambini (che sono più di un centinaio) da anni anima la vita del quartiere, e porta avanti progetti indispensabili, vero esempio di quel welfare sociale e di comunità che l’epidemia di Coronavirus ci ha dimostrato essere più necessari e fondamentali per la sopravvivenza delle persone.

Nell’anno in cui ricordiamo i 40 anni da quell’efferato omicidio, viene messo in sicurezza il luogo dove la memoria di Valerio e di sua madre Carla finalmente potranno continuare ad essere esempio di antifascismo e solidarietà per tutte le generazioni.

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