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Data

Inizio

sabato, 21 Aprile 2018

Fine

domenica, 22 Aprile 2018

Ora

Inizio

9:30

Luogo

Santa Maria della Pietà Roma

Il rincorrersi e il sovrapporsi di  molteplici crisi ormai “permanenti” (finanziaria, economica,  ecologica, sociale e persino di civiltà) stanno causando danni crescenti alle popolazioni e gravi squilibri per il pianeta. Come tutti ormai riconoscono, aumentano le contraddizioni tra sistema economico dominante e gli equilibri climatici e ambientali del pianeta, aumentano le disuguaglianze, le sofferenze e le condizioni di emarginazione anche all’interno dei “paesi ricchi”. Inoltre si moltiplicano i conflitti armati regionali a bassa intensità e le minacce di guerre addirittura globali e nucleari. La migrazione è diventata, per alcune comunità in molte aree del pianeta – Cina compresa – una condizione permanente per la sopravvivenza e la ricerca di mezzi di sostentamento.

Nonostante questo scenario poco incoraggiante, si stanno generando in tutto il mondo esperienze di resistenza e resilienza, sempre più diffuse e multiformi, che provano a proporre – a partire dal livello locale – un’altra visione di comunità e modelli alternativi di produzione, distribuzione, scambio, consumo, risparmio e uso delle risorse finanziarie che ripensano i legami sociali, quella che noi chiamiamo un “economia trasformativa”.

Riteniamo che le potenzialità di questi sistemi alternativi di auto-sostenibilità e democrazia comunitaria siano tali da indicare prospettive di società completamente diverse, e soprattutto capaci di  avviare percorsi urgenti di transizione.

Come ci dimostrano molti studi, indagini e ricerche che in vari ambiti (Comunità europea, università, associazioni di settore,  gruppi di cittadinanza attiva, testate giornalistiche, attivisti   ecc.) che sono stati svolti in questi ultimi anni (vedi più sotto una prima ricognizione da noi effettuata, sicuramente incompleta), molte  esperienze che operano nel vasto arcipelago dell’economia sociale e solidale perseguendo obiettivi di radicale cambiamento e di effettiva solidarietà – sia pure in modo articolato e spesso frammentato –  sentono il bisogno di elaborare assieme un percorso di analisi e di valutazione relative all’immediato futuro che permettano di  valorizzare le potenzialità già espresse, le opportunità più attraenti, ma anche di individuare le minacce più gravi e, soprattutto, le innovazioni che dobbiamo ormai cercare di introdurre nelle nostre strategie verso le società di appartenenza e quelle future desiderate.

Non si tratta evidentemente di discutere su modelli astrattamente possibili o auspicabili, lanciare proclami o nuovi manifesti per l’economia sociale solidale (le definizioni elaborate dalle reti internazionali e le “carte” esistenti sono chiare e valide), ma semplicemente di individuare e riconoscere visioni comuni e progettualità condivise nel concreto contesto economico, sociale, politico e istituzionale.

Il tema generale che proponiamo per un confronto e una discussione tra gli attori dell’economia sociale solidale è quindi relativo al peso e al significato che l’intero sistema delle economie trasformative può assumere in un futuro ravvicinato, già percorso da preoccupazioni e terrori non indifferenti e nel quale stentano  ad emergere nuove realtà socialmente rilevanti. Le possibili declinazioni del tema generale possono essere evidentemente molteplici e chiediamo a tutte e a tutti coloro che sono interessati a evidenziarle e proporle con scritti, note, segnalazioni, papers… già da subito, così da costruire assieme i materiali di base da porre in discussione nell’incontro.

L’invito è rivolto a ricercatori, attivisti, studiosi, sperimentatori di alternative, produttori etici che siano disponibili a far circolare i risultati delle proprie ricerche, azioni, riflessioni, pratiche; concordi che solo con la circolazione delle idee si può costruire futuro.

Ex Lavanderia, Pad.1, Santa Maria della Pietà, Roma.

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