L’art. 5 del Decreto Lupi ed i diritti negati | Marta Bonafoni

Sono passati quasi otto anni dall’entrata in vigore dell’articolo 5 del c.d. Decreto Lupi (d.l. n.47/2014), che ha comportato un netto peggioramento delle condizioni di vita di decine di migliaia di persone costrette ad occupare un immobile, a causa della loro situazione di povertà e della totale assenza di adeguate politiche sociali.

Nei fatti, l’art.5 ha comportato una vera e propria criminalizzazione delle persone e delle famiglie occupanti, privandoli dei diritti basilari per un’esistenza degna: dell’acqua; della luce; del riscaldamento; della possibilità di accedere alle graduatorie degli alloggi popolari; della residenza e di tutti i diritti ad essa connessi (dall’istruzione all’assistenza medica).

Nella Capitale le conseguenze del Decreto Lupi si sono rivelate particolarmente drammatiche. D’altronde è stato lo stesso Comune di Roma ad evidenziare, nel 2020, come il nostro territorio sia interessato da una gravissima emergenza abitativa causata da un welfare locale del tutto insufficiente e dal paradosso della compresenza di numerose case vuote e di altrettante famiglie senza casa, con la conseguente crescita di un disagio sociale diffuso. Dinanzi, dunque, a 200 mila persone in condizione di emergenza abitativa; a 13 mila famiglie in attesa di un alloggio EPR e a 9 mila provvedimenti di sfratto l’anno, l’occupazione di immobili diventa un vero e proprio stato di necessità.

Proprio per affrontare e risolvere le gravi conseguenze causate dall’art.5 del Decreto Lupi, numerose organizzazioni operanti nella Capitale hanno elaborato un documento con analisi e proposte, con l’obiettivo di lanciare una chiara sfida alle istituzioni di questa città: dare vita ad una deroga generalizzata all’art.5, per garantire il diritto ad una vita degna di chi oggi si trova costretto a occupare un immobile.

Il contenuto di questa proposta sarà presentato il 2 maggio a partire dalle ore 11 presso la sala consiliare del Municipio Roma I a via della Greca 5.

Partecipano i rappresentanti delle istituzionali locali e regionali.

A Buon Diritto Onlus
ActionAid Italia
Arci Roma
ASGI Lazio
Avvocato di Strada odv
Caritas di Roma
CIR – Consiglio Italiano per i Rifugiati
Clinica del diritto dell’immigrazione e della cittadinanza – Roma Tre
Comitato di quartiere Quarticciolo
Comunità di Sant’Egidio
Enrico Gargiulo (Università di Bologna)
Focus-Casa dei Diritti Sociali
Lab Puzzle
Medici contro la tortura
Medici Senza Frontiere
MEDU – Medici per i diritti umani
Michele Colucci (CNR Istituto di studi sul Mediterraneo)
Movimento per il diritto all’abitare
Nonna Roma
Vincenzo Carbone (Università Roma Tre)