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Agenzia Dire

“Nel Lazio più difficile smontare coalizione che farla. Da qui possiamo rispondere a Meloni”

Convocare le primarie del centrosinistra per allargare il campo, riportare al voto alle prossime regionali nel Lazio i tanti che si sono astenuti il 25 settembre, e avere i numeri per conquistare per la terza volta consecutiva la Regione da dove “rispondere” alle politiche nazionali del centrodestra.

Marta Bonafoni ha le idee chiare. A conclusione delle 7 tappe del suo “Tour dei desideri”, iniziato la scorsa estate, per le province del Lazio intanto ribadisce all’Agenzia Dire: “Se si faranno, io parteciperò alle primarie. Perché me lo ha chiesto chi ho incontrato. Ho ricevuto tante idee ma a questo punto della storia le persone chiedono una cosa innanzitutto: la coalizione resti quella che sta governando il Lazio. Abbiamo fatto bene, c’è molto lavoro da rilanciare nei prossimi 10 anni della Regione e non dobbiamo disperdere questo patrimonio. Questo è il mondo della società civile, della sinistra diffusa, ecologista e femminista che si occupa di sociale che chiede di contare dentro quella costruzione”. Tanti di loro il 25 settembre “hanno votato malvolentieri o si sono astenuti. Noi dobbiamo recuperare questo elettorato” e per questo Marta Bonafoni pensa che “le primarie potranno essere lo strumento per aprire porte e finestre di questa corsa elettorale, altrimenti bisognerà trovare un modo. Ma non si può dire, come avvenuto pochi mesi fa, `quanto è stato bravo Tommasi a Verona a vincere con quella campagna elettorale aperta e con tanti ragazzi` e poi richiudersi. Abbiamo le carte in regola per fare una partita a cuore aperto”. […]

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