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2 Febbraio 2022 – di Daniela Venanzi

Finché esisterà il termine parità di genere, significa che la strada è ancora lunga da fare. Finché le donne dovranno battersi per vedere riconosciute le proprie qualità e competenze al pari degli uomini, le attività di sensibilizzazione rivolte nell’ambito professionale non saranno mai abbastanza.

Eppure, almeno nel settore della Sanità del Lazio, una piccola grande rivoluzione sta avvenendo, addirittura davanti alla Lombardia e alla Emilia Romagna. La presenza delle direttrici generali di Asl nella regione, su 19 figure presenti, arrivano a 9, praticamente la metà del totale. Un bottino di tutto rispetto se lo si pensa in un mondo dove, per tradizione, l’universo maschile ha sempre predominato e che, guardando non troppo indietro, nel 2005 registrava soltanto due donne manager nella stessa Asl.

Un balzo in vanti che fa ben sperare e che come sottolineato dal capogruppo della Lista Civica Zingaretti al Consiglio regionale del Lazio, Marta Bonafoni, rileva una netta inversione di tendenza: “Un dato che dimostra una positiva accelerazione nella riduzione del gap e nel riconoscimento delle competenze delle donne, – dice la Bonafoni – in linea con le misure messe in campo dalle due legislature Zingaretti per il riequilibrio di genere nella pubblica amministrazione”. […]

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