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08 Nov, 2017

La Casa Internazionale delle Donne è una realtà irrinunciabile

Occorre fare ogni sforzo per garantire il futuro della Casa Internazionale delle Donne, una realta` insostituibile che offre ogni giorno ogni tipo di servizio alle donne e che nel corso della storia è diventato un punto di riferimento culturale, politico, sociale.

Sono certa che nessuno nutra dubbi sulla necessità di una rapida soluzione che tuteli la storia di una realtà così preziosa e la sua funzione nel presente, proprio mentre si fa più forte il grido delle donne per la parità. Il Comune di Roma – e in primo luogo la sindaca Raggi – sappiano cogliere il grido di sdegno che sta suscitando l’ipotesi di chiusura della Casa e sappiano leggere il calore che circonda quel luogo: occorre che l’interlocuzione aperta tra amministrazione e associazioni vada a buon fine.

Bene ha fatto il Presidente Zingaretti ad affermare subito e in maniera netta la volontà della Regione Lazio di essere campo per garantire il futuro della Casa.

08 Nov, 2017

Ostia, aggressione inaccettabile

“Un’aggressione violentissima, inaccettabile che chiama una reazione immediata. Quanto subito dalla troupe e dal giornalista di RaiDue e’ un episodio gravissimo, che dobbiamo condannare e respingere subito.

Per di più ciò accade mentre si attraversa il periodo tra il primo e il secondo turno delle elezioni per il governo del municipio, quando Ostia è sotto i riflettori di tutti i media: il segno di un senso di impunità e arroganza dal sapore mafioso che sono inaccettabili. Al giornalista e alla troupe la nostra solidarietà”.

Così in una nota Gino De Paolis e Marta Bonafoni, Capogruppo e Consigliera regionali di Insieme per il Lazio, commentando quando visto nel video sull’aggressione avvenuta ad Ostia ad opera del fratello di Spada e ai danni di un giornalista e di un cameraman di Rai Due.

08 Nov, 2017

Rems, bene Zingaretti per impegno su riforma di civiltà

Bene la firma del Presidente Zingaretti del protocollo per la gestione delle Rems (Residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria) del Lazio. Un passaggio che prosegue il lavoro della Regione in tema di sanità per i pazienti in stato di reclusione.

Ricordiamo che già nel 2015 questa Amministrazione, tra le prime a rispettare i tempi previsti dalla norma nazionale, ha inaugurato la Rems di Pontecorvo avviando di fatto il superamento degli Opg, che rappresentavano per il paese intero luoghi inaccettabili.

Da lì un lavoro programmato e ben coordinato ha condotto all’apertura di altre 4 strutture e oggi alla firma del Protocollo. Un percorso quindi di accoglienza per i pazienti in stato di reclusione, che giustamente il Garante dei detenuti del Lazio Stefano Anastasia giudica ormai una importante realtà del nostro sistema di esecuzione penale. Occorre però ascoltare il suo monito riguardo l’uso talora eccessivo che si fa dell’internamento: percorsi individuali di presa in carico e di reinserimento sociale, quindi, che non prescindano da un intervento immediato dei servizi territoriali sulla Salute mentale.

Garantire quindi l’esecuzione della misura di sicurezza e al contempo l’attivazione di percorsi terapeutico-riabilitativi è la sfida di questa riforma, che ha chiamato in causa gli Enti regionali, affinché individuassero i luoghi, il fabbisogno e si occupassero di garantire una adeguata formazione del personale medico e infermieristico necessario.

Un lavoro importante quindi, ma soprattutto un lavoro di civiltà, che ancora una volta tiene a mente gli ultimi.