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Esprimo la mia vicinanza a Federico, ragazzo aggredito a Roma da un gruppo di neonazisti perché gay.
Ancora un episodio di violenza che chiama tutti, dalla società civile alla politica, ad un senso di responsabilità e alla seria presa di coscienza che casi di aggressioni omofobe e per mano di gruppi neonazisti e fascisti accadono sempre più spesso. Un imbarbarimento che non è più sottovalutabile perchè riporta il paese indietro sul terreno del rispetto e dei diritti e lascia liberi di agire persone nostalgiche e anacronistiche.
A Federico, e al Mario Mieli che lo sta assistendo, tutta la mia disponibilità a fare quanto utile in queste ore e garantire l’impegno di essere in prima linea in questa battaglia, a partire dalla legge regionale contro l’omofobia

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