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L’ennesimo sgombero dei migranti dal piazzale est della Stazione Tiburtina è, ancora una volta, il segnale del fallimento delle politiche di accoglienza portate avanti dal Comune di Roma.

Per la trentaquattresima volta – un numero che a leggerlo mette spavento una volta di più con una crisi pandemica mondiale in corso – persone che transitano nella nostra città nel loro viaggio verso il nord e che, solo grazia ai volontari dell’associazione Baobab, sono riusciti a trovare un rifugio, magari anche solo per una notte, sono state prese e portate negli uffici della questura per essere identificate.

Da tempo denunciamo la situazione di Baobab e la Regione negli anni scorsi è riuscita, grazie a 2 bandi che hanno finanziato le associazioni che fanno assistenza, a dare un minimo sollievo a questa situazione che la pandemia non ha fatto che acuire.

Ancora una volta chiediamo che l’amministrazione capitolina prenda in mando la situazione cercando, insieme alle associazioni e agli altri attori istituzionali, una soluzione definitiva per queste persone che una città come la nostra, con una tradizione millenaria di accoglienza, non può trattare in questo modo.

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