Top

24 Nov, 2017

Violenza sulle donne, misure di prevenzione e contrasto. Un impegno lungo 365 giorni l’anno

Nel Lazio dobbiamo rendere insopportabile la violenza contro le donne. Con questo spirito oggi nell’aula magna del liceo Albertelli la Regione Lazio ha presentato le nuove azioni messe in campo contro la violenza di genere, alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. 194 tra studenti e studentesse di 60 scuole del Lazio hanno risposto all’appello nato due mesi fa dall’assessore Smeriglio “Oltre l’indignazione l’impegno” come preludio alla costruzione di una rete regionale di scuole che chiamerà al protagonismo i ragazzi, le ragazze e i docenti e che nascerà fra pochi giorni, una volta approvato il primo Piano triennale contro la violenza di genere. Diverse le misure presentate oggi che coinvolgono innanzi tutto il mondo della scuola, con un nuovo bando di 500 mila euro destinati ai progetti di prevenzione e agli uomini maltrattanti che scadrà il prossimo 15 gennaio.

Molti gli investimenti per l’inclusione sociale (con 2 milioni per l’avvio di 150 percorsi di formazione e di sostegno all’autonomia delle vittime) e contro la tratta. Grazie al progetto “Rete antitratta Lazio” per il quale sono stati investiti 3,1 milioni di euro.

Un’attenzione particolare è poi rivolta ai figli e alle figlie delle vittime, per l’assegnazione di borse di sostegno agli studi e alla formazione di 10 mila euro.

Un capitolo a parte merita invece l’implementazione dei centri antiviolenza e delle case rifugio. I centri e le case rifugio della Regione Lazio passeranno da 14 a 24 con l’apertura di nuove sette centri antiviolenza a Torre Spaccata, Appio Latino, Grotta Perfetta, Tivoli, Fiumicino, Aprilia e Viterbo e tre case rifugio a Borbona, Viterbo e Alatri per un totale di 1 milione di euro. A queste strutture, grazie a un nuovo finanziamento di 600mila euro, entro aprile 2018 se ne aggiungeranno altre 9. 

In questo modo ogni provincia della nostra Regione avrà, finalmente, il proprio centro di accoglienza per le donne e la rete regionale verrà estesa a 33 strutture, piu’ del doppio di quelle finanziate dalla Regione nel 2013.

Dopo cinque anni di impegno, scaturito dall’approvazione della legge 4, chiudiamo il cerchio dell’attuazione, per rilanciare la battaglia contro la violenza di genere. Una battaglia che ci ha sempre visti in prima linea non solo il 25 novembre ma 365 giorni l’anno per quella che è, in primo luogo, una mobilitazione culturale.

23 Nov, 2017

Ancora pochi passi e la faggeta di Allumiere sarà monumento naturale

E’ con grande soddisfazione che annunciamo la positiva chiusura della fase di consultazione e concertazione con gli enti territoriali competenti per l’istituzione del Monumento naturale del Faggeto di Allumiere. Una delle tappe per proseguire l’iter e giungere alla tutela di un altro patrimonio della nostra zona. Anche in questo caso un lavoro di squadra che ha coinvolto il nostro gruppo politico, l’Università agraria, il Comune di Allumiere, la Comunità montana, la Città Metropolitana e la Regione Lazio e che parte nel 2013, appena eletti, con un emendamento al bilancio di quel dicembre.
L’impegno è di insistere e seguire il percorso affinché siano velocizzate le prossime tappe: la firma dell’Assessore competente Buschini, che contiamo di avere nei prossimi giorni, poi la pubblicazione del Decreto presso il Comune di Allumiere, i 30 giorni necessari ad eventuali osservazioni da soggetti interessati, il ritorno alla Commissione ambiente della Regione e infine la firma del Presidente Zingaretti.
Siamo certi che avremo la possibilità di realizzare, dopo la Frasca, anche questo ambizioso progetto. “Il Faggeto” monumento naturale, consentirà infatti non solo il recupero del raro patrimonio vegetazionale e faunistico e una migliore fruizione da parte dei turisti dei numerosi siti archeologico-minerari, ma anche di attivare un processo di sviluppo virtuoso che faccia tesoro di una ricchezza come quella.
Per questo vogliamo fin da ora ringraziare tutte le Istituzioni citate, che hanno sinergicamente collaborato a questo obiettivo di tutela, a partire dal Sindaco di Allumiere, Antonio Pasquini, Manrico Brogi, Vicesindaco, Carlo Cammilletti, Assessore all’Ambiente, passando per il Presidente dell’Università agraria di Allumiere, Pietro Vernace, all’Assessore Paolo Travagliati, al delegato, Emiliano Stefanini, agli uffici della Comunità montana e della Città metropolitana e, naturalmente, alla Regione Lazio, nelle persone dell’Assessore Buschini e del Direttore della direzione ambiente, Vito Consoli. Un impegno spassionato, che ha consentito di procedere velocemente e senza impedimenti ad un traguardo che ormai si fa vicinissimo.
Così in una nota Gino De Paolis e Marta Bonafoni, Capogruppo e Consigliera di Insieme per il Lazio

22 Nov, 2017

Medicina Solidale, quanto ancora durerà il silenzio del Campidoglio?

Ci domandiamo quanto ancora durerà il silenzio del Campidoglio nei confronti di Medicina Solidale, nonostante i ripetuti appelli lanciati oggi, come nei giorni corsi, sul rischio di mancate cure per oltre 15mila poveri della Capitale.

Visto l’inspiegabile silenzio dell’assessorato alle politiche sociali di Roma Capitale che allora sia la Sindaca a battere un colpo per sanare quei passaggi burocratici che rischiano di compromettere lo svolgimento delle attività.

Davvero non se ne può più: non ne possono più i medici, che operano nonostante le difficoltà ma ancor più le mamme, i bambini e i cittadini più indigenti, che senza una presa in carico del problema da parte del Campidoglio non potranno più accedere alle cure gratuitamente.

Non sappiamo se si tratti di clamorosa sciatteria o di una scelta politica precisa, ma il silenzio e l’inerzia di Roma Capitale nei confronti di Medicina Solidale pensiamo si debbano interrompere al più presto.

22 Nov, 2017

Acqua, tempo scaduto. La giunta proceda nella definizione degli ambiti

“Tempo scaduto. Siamo al punto della decisione: la Giunta deve procedere velocemente alla definizione degli Ambiti idrografici, perché questa è la scelta fatta, a partire dalla legge 5/2014, passando per le proposta di legge 238, dalle Mozioni e dagli Ordini del giorno approvati in Consiglio, fino alle dichiarazioni del Presidente Zingaretti in varie occasioni pubbliche.” Così ha replicato Gino De Paolis, Capogruppo di Insieme per il Lazio, alla risposta della Giunta alla interrogazione presentata da Insieme per il Lazio, per conoscere i tempi per l’approvazione da parte della Giunta degli Ambiti territoriali idrografici, legati alla legge 5/2014 e alla possibilità di pubblicizzazione della gestione del servizio da parte dei Comuni.

“Ringrazio pertanto l’Assessore Fabiani- ha proseguito De Paolis- che in Aula ha risposto per conto della Giunta, alla interrogazione presentata da Insieme per il Lazio, per sapere come la Regione intende procedere per la definizione degli Abi e per aver ribadito una presa d’atto, vale a dire la volontà di questa maggioranza di procedere nella direzione indicata dal Consiglio. Occorre però stabilire tempi certi ed accelerare su questo iter. La fine della legislatura è ormai vicina e il tema in questione non è solo un fatto di estrema importanza, in grado di caratterizzare politicamente questa amministrazione, ma è anche il modo con cui si rispetta l’impegno preso con gli elettori in coerenza con quanto espresso nel Referendum del 2011 da milioni di cittadini. Proprio per questo siamo soddisfatti che l’assessore Refrigeri, competente in materia, abbia fissato un appuntamento con i Comitati dei cittadini in difesa dell’acqua pubblica, il prossimo 29 novembre. Un incontro, per cui ci siamo fatti ambasciatori e la cui data è un altro segnale che mostra la volontà politica di procedere.

L’acqua pubblica e la possibilità per i Comuni di scegliere la modalità con cui gestire il servizio sono due aspetti imprescindibili di civiltà, sui quali non intendiamo fare neanche un passo indietro”. A dichiararlo Gino De Paolis, Capogruppo, Marta Bonafoni, Daniela Bianchi, Rosa Giancola e Riccardo Agostini Consiglieri di Insieme per il Lazio.

22 Nov, 2017

Economia e ambiente, con Lazio Green il futuro è sostenibile

Sostenibilità ambientale ma anche misure concrete a sostegno delle imprese e degli enti locali per migliorare l’efficienza energetica. Continua la rivoluzione “verde” nel Lazio grazie a quattro nuovi bandi sulla ‘Green economy” presentati ieri dal presidente Zingaretti e finanziati con oltre 50 milioni di euro.

Si tratta di fondi europei destinati alla riduzione dei consumi ma anche alla corretta gestione delle risorse, alla limitazione dell’impatto ambientale e alla riqualificazione energetica che consentiranno alle imprese e agli enti locali di investire nella sostenibilità, per modernizzare ma anche per proporre un nuovo modello di sviluppo.

Grazie al bando per le Giornate Ecologiche, infine, sarà possibile destinare fino a 5.000 euro ai Comuni soggetti a fenomeni di inquinamento atmosferico persistenti per la realizzazione di eventi, manifestazioni e iniziative.

Coniugare la tutela dell’ambiente e il sostegno all’economia regionale è possibile e la Regione Lazio lo ha dimostrato ancora una volta attraverso i fatti.

21 Nov, 2017

Castel di Guido: obiettivo storico, ora il Comune di Roma non sia da ostacolo al suo raggiungimento

“Finalmente ci siamo. Dopo cinque anni di lavoro insieme ai comitati, ai sindacati e alle associazioni, il rilancio della Tenuta di Castel di Guido è vicino. Sono state presentate oggi, infatti, le linee guida del bando pubblico per la gestione della tenuta, alla presenza degli assessori regionali Alessandra Sartore e Carlo Hausmann e dei soggetti interessati.

Un bando che accoglie le richieste pervenute nelle precedenti consultazioni, per favorire, ad esempio, la sostenibilità finanziaria e la convenienza economica, con l’autosufficienza delle risorse e la possibilità di reinvestire nello sviluppo della tenuta stessa ma anche la multifunzionalità, privilegiando le coltivazioni biologiche e dando spazio alle associazioni e ai servizi alle persone, attraverso una visione unitaria di sviluppo, di gestione e di rilancio di quel luogo

Siamo di fronte a un obiettivo storico, che ha ottenuto all’unanimità il consenso di tutte le realtà intervenute questa mattina. Ora la palla passa al Comune di Roma che, di fronte alle associazioni, ai sindacati e ai comitati, ha una grande responsabilità. Una responsabilità che non consente nessun passo indietro e che non ammette ulteriori tentennamenti”.

 

E’ quanto affermano il capogruppo e la consigliera regionale di Insieme per il Lazio, Gino De Paolis e Marta Bonafoni.

20 Nov, 2017

Ostia, affluenza a picco ora ripartire dai bisogni del territorio

“Dopo due anni di Commissariamento per mafia e le inchieste su criminalità e malaffare, oggi il X Municipio di Roma si è svegliato con una nuova presidente. Una presidente, quella del Movimento 5 Stelle, drammaticamente poco rappresentativa della cittadinanza perché eletta in un ballottaggio da record negativo nel quale ha votato solo il 33,60% degli aventi diritto: in pratica un cittadino su tre.
A vincere, ancora una volta, è stato dunque l’astensionismo, con un’affluenza ai minimi storici e un calo di circa tre punti rispetto al primo turno, dove a votare era andato il 36,10%.
E’ da questo dato che dobbiamo ripartire ma anche dalle tante forze democratiche che operano sul territorio, dalle nuove esperienze di governo che puntano al cambiamento, dall’antimafia sociale come perno della ricostruzione, dalle ultime manifestazioni e da una politica che dovrà dimostrare di essere capace di promuovere lo sviluppo di Ostia e al contempo di isolare mafie e malaffare. Ripartire dalle mancanze, ma anche da quanto è rimasto in sospeso, come i locali al porto turistico di Ostia sottratti alla criminalità, che la Regione Lazio ha restituito alla cittadinanza per farne una palestra sociale ma per i quali manca ancora la firma del Comune di Roma.
Un compito non facile ma necessario per restituire a Ostia e al X Municipio la narrazione che merita”. E’ quanto afferma la consigliera regionale di Insieme per il Lazio, Marta Bonafoni, vice presidente della Commissione antimafia del Lazio.

17 Nov, 2017

Ostia, grave episodio incendiario alla sede del Pd

Quanto sta accadendo a Ostia non può che destare preoccupazione. Dopo la manifestazione antimafia di ieri e a pochi giorni dal ballottaggio, nella notte è andato in fiamme il portone del circolo Pd di Ostia Antica.

Si tratta di un episodio che, sommato ai precedenti e al clima che si sta vivendo, basta per suscitare un allarme che deve essere raccolto implementando la presenza delle istituzioni non solo all’indomani del voto ma nell’agire quotidiano.

16 Nov, 2017

Ferrovia Tav, grave divieto al presidio cittadino

Il divieto da parte della questura del presidio organizzato da associazioni, comitati e cittadini della zona sud est di Roma per la mancata realizzazione delle opere previste per la compensazione della Tav, rappresenta di fatto una lesione del diritto all’espressione democratica, di fronte ai tanti cittadini, associazioni e comitati che si battono per la cura e la difesa del territorio.
Sono passati ormai dieci anni dall’inaugurazione della ferrovia ad alta velocità che collega Roma a Napoli ma delle previste opere annesse per realizzare parchi, strade, illuminazione e per la valorizzazione dei reperti archeologici, neanche l’ombra.
Di fronte a intere zone in stato di abbandono e degrado proprio nel tratto dell’alta velocità, non possiamo che stigmatizzare ancora una volta la latitanza del Comune di Roma, che di fatto ha le competenze per rilanciare quel progetto di mitigazione ambientale per il quale i cittadini e i residenti hanno deciso di scendere in piazza.

15 Nov, 2017

Medicina Solidale, grave inerzia del Comune di Roma

Desta preoccupazione l’allarme lanciato da Medicina Solidale che punta nuovamente i riflettori sul rischio di mancate cure per 15 mila poveri della Capitale. Una denuncia che sembra cadere nel vuoto, visto che l’amministrazione Capitolina, a cui Medicina Solidale si è rivolta più volte per sanare i passaggi burocratici che rischiano di compromettere lo svolgimento delle attività all’interno della loro sede principale a Tor Bella Monaca, di proprietà appunto comunale, non si è degnata nemmeno di rispondere. Non sappiamo se si tratti di clamorosa sciatteria o di una scelta politica precisa, ma il silenzio e l’inerzia di Roma Capitale nei confronti della vicenda di Medicina Solidale pensiamo si debbano interrompere al più presto. Senza questo passaggio, le mamme, i bambini e i cittadini più indigenti non potranno più accedere alle cure gratuitamente. Roma Capitale non può girarsi dall’altra parte, una volta di più dopo l’ultimo allarmante rapporto pubblicato qualche giorno fa dalla Caritas sull’aumento della povertà nella nostra città