Marta Bonafoni

25 Aprile: grave vietare il corteo di Genazzano

Alla vigilia della Festa della Liberazione, per la prima volta in 80 anni di storia, il sindaco di Genazzano ha vietato con un’ordinanza il tradizionale corteo per le strade del paese alle porte di Roma.
Succede così che un esponente delle istituzioni, eletto proprio grazie alle libertà democratiche che in Italia sono state conquistate con il sacrificio delle donne e degli uomini che animarono la Resistenza, restringe uno spazio, quale il 25 aprile, che è patrimonio della nostra memoria.
Il sindaco di Genazzano strumentalizza un momento di lutto nazionale, osservato per la morte del Pontefice, per cercare di comprimere il sacrosanto diritto di celebrare in maniera adeguata uno dei giorni fondanti della storia italiana.
Mi auguro che questa decisione, per nulla sobria e inaccettabile, sia ritirata per consentire lo svolgimento di tutte le manifestazioni originariamente previste per la giornata di domani.

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