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6 agosto 2021 – di Elisabetta Amato

“Ore decisive per la Casa delle donne Lucha y Siesta. L’edificio, in via Lucio Sesto, di proprietà dell’Atac, dopo anni di battaglie da parte delle attiviste del centro antiviolenza, potrebbe diventare un bene di proprietà della Regione e rimanere così alle volontarie della Casa delle donne del VII municipio. Il centro, come i depositi di piazza Ragusa e di piazza Bainsizza, è stato messo all’asta nel 2019. Ieri doveva essere la giornata cruciale per Lucha y Siesta per determinare la futura proprietà. L’immobile, che da 11 anni con le sue attiviste ospita un progetto ibrido tra ‘casa rifugio, casa di semiautonomia e casa antiviolenza’, è stato battuto all’asta. E la Regione si è presentata con una sua offerta come assicurato da tempo. […]

La delibera era stata firmata nel dicembre del 2020, voluta soprattutto dalla consigliera regionale Marta Bonafoni, dopo anni non facili per la Casa delle donne. Non solo a causa della pandemia, ma anche per la minaccia del distacco delle utenze a fine febbraio, mentre le donne e i bambini erano ancora in casa, e che sono stati ricollocati altrove. La speranza ora è tutta in questi dieci giorni, che potrebbero confermare lo stanziamento della Regione Lazio. Ciò potrebbe assicurare alle attiviste e a tutta la comunità che ci vive un futuro sicuro, lontano dalla minaccia di sfratto”.

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