Marta Bonafoni

Inchiesta su agrofarmaci svela un quadro gravissimo

Quanto emerge dall’inchiesta di Marco Omizzolo e Angelo Mastrandrea, pubblicata oggi dal Venerdì di Repubblica, è gravissimo e inquietante

È la dimostrazione che nella nostra regione siamo in presenza di una filiera agricola malata, illegale e pericolosa, che utilizza prodotti vietati per la produzione di frutta e verdura.

Con l’aiuto di B., un bracciante che da anni lavora nei campi dell’Agro Pontino e che è riuscito a trafugare alcuni dei flaconi di fitofarmaci utilizzati dal suo “padrone”, l’inchiesta ci fa conoscere il catalogo delle sostanze proibite che vengono usate nei campi della nostra regione: si va dall’Afalon, un erbicida revocato dal Ministero della Salute il 3 giugno 2017, al Cycocel, un regolatore della crescita vietato dal 2012, all’Adrop, un fitoregolatore che anticipa i tempi di maturazione di frutta e ortaggi proibito addirittura dal 2009.

Queste sostanze vengono utilizzate in spregio a qualsiasi norma di sicurezza, con operai e braccianti che sono continuamente esposti ai loro effetti: effetti che poi arrivano anche ai consumatori, che le ritrovano sulle loro tavole. Non a caso si sono registrati casi di intossicazione non solo tra i braccianti, ma anche tra chi ha acquistato i prodotti.

A chiudere questa “filiera dell’orrore” c’è un’ultima, tragica conseguenza: i flaconi e i bidoni utilizzati vengono bruciati, e i loro resti smaltiti illegalmente in discariche abusive nei campi. Tutto questo viene confermato dalle indagini e dai numerosi sequestri che i Nas di Latina hanno effettuato negli ultimi anni.

Come Regione Lazio siamo da tempo impegnati in un percorso virtuoso per un’agricoltura sana, pulita e di qualità. La legge sui biodistretti e quella sul caporalato approvate negli ultimi mesi in Consiglio regionale stanno a dimostrarlo, e certamente la loro puntuale e rigorosa applicazione non potrà che giovare a tutto il sistema.

Per questo ci uniamo alla denuncia di Marco Omizzolo e Angelo Mastrandrea, e faremo tutto quanto in nostro potere per opporci in modo fattivo a questa situazione e per contribuire al suo completo approfondimento.

Condividi su:
Ultimi articoli