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In una situazione difficile, come quella del Municipio X, Franco De Donno ha avuto il merito e il coraggio di costruire una speranza. Il risultato della lista che lo ha sostenuto ha raggiunto quasi il 9% ed è una base su cui continuare quel lavoro di cucitura del tessuto politico e sociale della sinistra su cui ci siamo impegnati fin dal primo minuto.

Il risultato elettorale di De Donno ma in generale di tutto il centro sinistra è anche un segnale alle forze che si collocano in quel perimetro: divisi non si ha prospettiva, trincerati dietro steccati identitari che separano una visione di insieme non siamo convincenti. Occorre ritrovare le ragioni di una coalizione che abbia a cuore le esperienze territoriali, che unisca e non divida, che allarghi e che faccia delle differenze una grande ricchezza. Esempi vincenti ci sono a partire da quello della Regione Lazio.

Il dato più rilevante di questa tornata elettorale resta comunque quello dell’astensione: una sconfitta per tutta la classe politica, non solo di quel territorio. La rinuncia a partecipare consegna quindi anche dei risultati alterati, con scarsa aderenza al sentire dei cittadini: si comprende solo che il M5S, perdendo 23 mila voti rispetto allo scorso anno, non intercetta più la risposta e la protesta e paga il cattivo governo Raggi, mentre a guadagnarci è la destra neofascista di Casa Pound che di voti ne ha guadagnati più di 3 mila. Un messaggio chiaro di sconforto e disillusione rispetto alla possibilità di cambiare in meglio le condizioni del proprio territorio, che chiama tutti noi a fare gli straordinari.

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