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Non servono leggi speciali, ma cultura e prevenzione. Dopo l’ultimo episodio di violenza sessuale avvenuto a villa Borghese, è sull’aspetto cultura legato alla violenza di genere che dobbiamo continuare a lavorare. Un aspetto che la Regione Lazio ha sempre tenuto in considerazione a partire dalla legge del 2014, che ha iniziato il suo iter non a caso in Commissione cultura, e poi attraverso bandi e campagne volte a invertire il piano culturale che sottende alla violenza.

Oggi, come annunciato durante la conferenza stampa straordinaria del presidente Zingaretti per illustrare le misure messe in campo per contrastare la violenza contro le donne, è stato fatto un ulteriore passo avanti. E’ partito così l’appello alle scuole del Lazio e di Roma affinché lunedì 25 settembre ci sia, con i professori e con gli studenti, una giornata di riflessione per produrre disegni, testi o iniziative che verranno raccolti sul sito della Regione Lazio e saranno poi presentati il 25 novembre, Giornata nazionale contro la violenza sulle donne.

Una mobilitazione collettiva e culturale che chiama in causa tutti e che fa il paio con le dieci misure messe in campo dalla Regione per contrastare la violenza per un investimento totale di circa 8 milioni di euro. Nessuna legge speciale, dunque, ma prevenzione e presa in carico come presupposti da cui partire per combattere una violenza le cui radici sono strettamente culturali.

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