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18 Set, 2017

Con bando Torno subito un nuovo anno di opportunità

Prosegue, per il quarto anno consecutivo, l’impegno della Regione Lazio nei confronti delle nuove generazioni. Un impegno mantenuto grazie alla nuova edizione di ‘Torno subito’, il bando dell’assessorato Diritto allo Studio, Formazione e Ricerca rivolto ai giovani dai dai 18 ai 35 anni che finanzia percorsi integrati di formazione e di esperienze lavorative nazionali e internazionali.

Si tratta di un un percorso virtuoso, un punto fermo che però è stato in grado di migliorare e rinnovarsi ogni anno, che questa volta vedrà finanziati 2000 progetti, per un totale di 27 milioni di euro investiti nel 2017.

2000 ragazzi pronti a partire, che si andranno ad aggiungere ai circa 4000 partecipanti delle edizioni 2014, 2015 e 2016, per un totale di quasi 6000 progetti finanziati.

Numeri importanti, dunque, che finora hanno previsto uno stanziamento di circa 80 milioni di euro delle risorse del Fondo Sociale Europeo e hanno consentito al 30% dei partecipanti alle prime due edizioni di trasformare la loro esperienza in un impegno lavorativo. Cifre destinate a crescere entro il 2018 che porteranno, a fine legislatura, a oltre 8000 progetti finanziati per un investimento complessivo di circa 100 milioni di euro.

E’ questa la migliore risposta alla fuga dei cervelli nel nostro Paese, al blocco dell’ascensore sociale e all’impoverimento delle comunità sociali ed economiche. Si tratta di un modello virtuoso, che una politica utile ed efficace deve saper sostenere e moltiplicare.

Un investimento concreto in economia, conoscenza e formazione, per dare opportunità vere a migliaia di ragazzi e ragazze che altrimenti non avrebbero il modo di realizzare i propri sogni e mettere a frutto le loro competenze. E’ questo il sistema migliore per rispondere alla crisi e per lavorare a un’idea di Europa inclusiva e aperta, in grado di offrire alle nuove generazioni diverse opportunità.

18 Set, 2017

“Tra vecchio e nuovo”, oggi sono tornata in onda su Radio Popolare

Oggi ho avuto il piacere di tornare tra le braccia di uno degli amori della mia vita: #RadioPopolare.
La redazione mi ha chiesto infatti di tenere una rubrica fissa tutti i lunedì all’interno della trasmissione “#IlDemonedelTardi”, un punto politico -tra la settimana che si apre e il weekend che si è chiuso – fatto attraverso la lettura dei titoli dei giornali.

Oggi ho parlato dello scontro in atto tra il vecchio che ritorna e il nuovo che prova faticosamente a farsi strada…
Al di là di Bossi che resta giù dal palco e della ‘nduja che fa compagnia alle salamelle in cucina, sono vecchie e inquietanti le parole di Salvini a Pontida che invoca l’abolizione della legge Mancino, o la mano libera della polizia sotto un governo della Lega, o i migranti che “portano la lebbra”.

E’ retro-utopia pura (per dirla con Bauman) Berlusconi che fa straripare una sala delle Terme di Fiuggi piena di 1500 persone da cui partono cori da stadio al grido “C’è solo un Presidente”.
Dall’altra parte, fatica a farsi strada nel rimbalzo fra la società civile che tiene il punto e un centrosinistra fragile e diviso la battaglia per la legge sullo Ius Soli, per la quale Repubblica parla oggi di un accordo tra governo e Vaticano, e a sostegno della quale nel weekend ha fatto un picco l’appello della scuola italiana.
Infine, la manifestazione di sabato sera per le strade di Firenze: migliaia di donne (e uomini) che sono scesi in piazza per ristabilire l’ordine delle cose, cioè per ribadire che gli stupri e le violenze non sono questione di “razza” (come dicono i razzisti) o di divisa, ma una maledetta faccenda tra uomini e donne che ha a che fare coi corpi, con la libertà e col patriarcato.

Per ora la bilancia dice che il vecchio vincerà, e di brutto anche. Ma il nuovo non vuole e non può mollare!
Ps per chi ne avesse voglia sarò di nuovo in onda su #RadioPop il prossimo lunedì, più o meno alle 7.50

http://www.radiopopolare.it
Qui trovate il podcast: http://pod.radiopopolare.it/demonecopertina_1_18_09_2017.mp3