Top

23 Gen, 2014

Presentazione Bando Terre Arsial

Lunedì 10 febbraio, ore 12.30
Sala Tevere  -Regione Lazio
Via C. Colombo, 212 – Roma

Conferenza Stampa di presentazione dell’
Avviso pubblico per manifestazione d’interesse all’affitto di terreni di proprietà dell’Arsial

Intervengono
Nicola ZINGARETTI, Presidente della Regione Lazio
Sonia RICCI, Assessore all’Agricoltura della Regione Lazio
Antonio ROSATI, Commissario straordinario di Arsial

09 Gen, 2014

Necessario completare il rinnovamento dell’Arsial

“Concordo con quanto dichiarato dal Presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, sulla centralità e l’importanza di Arsial, un ente strumentale che negli scorsi anni ha più volte rappresentato esempio di cattiva gestione e che con l’attuale amministrazione invece sta trovando l’impegno e le risorse per una gestione virtuosa.
Le competenze e le capacità di Antonio Rosati sono ancora fondamentali per il risanamento dell’Agenzia regionale, prima di procedere ad un rinnovo della governance magari proprio nella direzione proposta da Coldiretti”. Lo dichiara in una nota Riccardo Valentini, capogruppo di Per il Lazio al Consiglio regionale.

“Tra le operazioni importanti che ha saputo mettere in campo Rosati – così Marta Bonafoni, consigliera di Per il Lazio, in una nota – tutte concentrate a restituire credibilità all’Ente, abbiamo troviamo di particolare interesse l’imminente pubblicazione dei bandi per l’utilizzo delle terre agricole abbandonate.
Il nostro Gruppo – prosegue Bonafoni – ha sottoscritto, infatti, una proposta di legge per favorire l’accesso alle terre di proprietà pubblica al fine di permettere un effettivo ricambio generazionale e la conservazione degli immobili a vocazione agricola, contrastando contemporaneamente il consumo di suoli che il disuso produce.
Arsial – conclude – rappresenta un Ente determinante per lo sviluppo dell’intera filiera agroalimentare della nostra Regione e per lo sviluppo nei nostri territori, serve quindi continuare sulla strada tracciata perché è garanzia di un nuovo modello di sviluppo nel settore agricolo”.

09 Gen, 2014

Terre pubbliche, arriva il bando Arsial

L’Agenzia regionale mette mani al patrimonio incolto dalla prossima settimana, mentre all’amministrazione capitolina sarà sottoposto il testo promosso dal vicesindaco. I giovani agricoltori: “Non sprecate una generazione pronta a rimboccarsi le maniche”. La consigliera regionale Bonafoni: “Andiamo verso la legge”.

Quarantaquattromila nel Lazio e più di mille solo a Roma. Sono i numeri dei nuovi imprenditori agricoli, quelli che alla soglia dei trentasette anni dirigono le loro aziende. Abbastanza giovani da rappresentare un’anomalia salutata con entusiasmo dalle categorie di settore. Ma il ricambio generazionale nelle campagne romane è ancora tutto da costruire, come dimostra l’ultimo censimento Istat (2010) che non può tenere conto dei “giovanissimi”, aspiranti contadini senza eredità e credito. A questi, invece, si erano rivolti in campagna elettorale gli amministratori locali, promettendo di mettere a bando le terre pubbliche nei primi cento giorni di governo.

Un ottimismo largamente superato, complice la macchina amministrativa del Comune impantanata negli errori del passato, tra aree verdi ostaggio di compensazioni urbanistiche (peraltro scadute, come dimostra il caso di Borghetto San Carlo) e uffici tecnici “in sofferenza numerica” riferiscono dagli assessorati.

ARSIAL, PRONTO IL BANDO – Marce ingranate invece in Arsial, l’Agenzia regionale che si occupa di agricoltura, dove già dalla prossima settimana verrà presentato il piano per le terre incolte. “Abbiamo completato la ricognizione delle terre insieme all’assessorato regionale – dichiara Rosati – non è emerso un patrimonio immenso nella disponibilità dell’Arsial, ma parliamo comunque di oltre 300 ettari. Lunedì incontreremo il Coordinamento romano per l’Accesso alla Terra per una riunione tecnica e dopo qualche giorno, probabilmente mercoledì, saremo in grado di pubblicare la prima manifestazione di interessi a cui seguirà il bando con le agevolazioni pensate proprio per i giovani”. Otto, secondo le prime indiscrezioni, le aree individuate: in provincia di Roma, a Cerveteri, Viterbo, Nazzano, Magliano Romano, Montalto di Castro, Tarquinia e Proceno.

LA DELIBERA IN CAMPIDOGLIO – Dal Comune nessun passo indietro rispetto al programma elettorale, rassicura l’assessore al Patrimonio, Luigi Nieri: “La delibera è stata scritta, firmata, e consegnata al Segretariato Generale come da prassi – spiega – su questo testo ci confronteremo con la maggioranza a cui sta a cuore il futuro dei giovani agricoltori e approveremo il bando per le terre pubbliche”. “Il patrimonio agricolo deve diventare non solo un elemento di ripresa economica, ma anche e soprattutto un elemento ambientale e culturale” aveva detto il sindaco Marino lo scorso 16 ottobre, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione.

“UNA GENERAZIONE PRONTA A SEMINARE” – E’ quello che chiede da oltre due anni il ‘Coordinamento romano per l’Accesso alla Terra’: “Se è vero che le amministrazioni romane e laziali sono giovani e affrontano notevoli emergenze, è vero anche che quello agricolo è settore un strategico per il rilancio economico e sociale, in grado di valorizzare le risorse migliori del nostro ricco territorio – dichiara il portavoce, Attilio Albiani -, come Coordinamento abbiamo fornito ampie analisi e soluzioni a portata di mano, siamo stati tra i primi in Italia a parlare di terre pubbliche, ma le altre regioni ora sono più avanti”. In Toscana ad esempio, dove è già operativa la ‘Banca della Terra’, a un anno dal varo della legge regionale che istituisce l’Ente ‘Terre di Toscana’. Perfino la ministra dell’Agricoltura, Nunzia De Girolamo, ha accolto un emendamento che riserva il 20% dei terreni agricoli demaniali per l’affitto agli under 40. “Ogni giorno che passa sono soldi e servizi che non produciamo, posti di lavoro che rimangono in attesa – aggiunge Albiani – e questo è grave e sconveniente. I tempi dell’agricoltura non sono quelli della politica, non sprechiamo una generazione che ha voglia di rimboccarsi le maniche, non perdiamo un’altra semina”.

“LA REGIONE FARA’ LA SUA PARTE” – La legge nel Lazio è già scritta, e le sue sorti sono legate al consiglio regionale. La prima firmataria del testo, la consigliera Marta Bonafoni (Per il Lazio) rilancia: “Il 2014 si deve aprire sotto l’insegna delle terre ai giovani, un’operazione che rafforza i tre capisaldi della maggioranza: un nuovo modello di sviluppo, la valorizzazione dell’identità territoriale e le risposte al grandissimo tema della disoccupazione giovanile con la promozione dei talenti”. “La buona notizia, intanto, arriva dall’Arsial – commenta Bonafoni – ora il consiglio regionale dovrà assumersi le sue responsabilità, dotando il Lazio di una legge che è stata depositata all’ottava commissione e aspetta di iniziare il suo iter”. Sui tempi, conclude: “La commissione è stata impegnata in una questione fondamentale, la riduzione delle società regionali, e adesso siamo pronti a ripartire dai giovani”.

Carmen Vogani, PaeseSera

01 Dic, 2013

Vandana e i diritti della Madre Terra

Tutte le società matriarcali si basano sul principio del dvino feminile. Sono il risultato di una visione che mette in connessione le donne con i sacro. E questa è una prerogativa delle società matriarcali. Sono convinta che in questo momento storico, per attuare società più pacifiche e più eque, per fermare la violenza sulle donne e la devastazione della natura c’è assolutamente bisogno di mettere il sacro femminile al centro della visione della natura e della società.
Leggi l’articolo

28 Nov, 2013

Favorire l’avvio di nuove imprese di giovani agricoltori

Favorire l’ingresso dei giovani agricoltori e garantire loro un sostegno concreto per l’avvio di nuove imprese agricole. A partire dall’importante incontro di oggi organizzato dalla Coldiretti sul ‘Credito e nuovo Piano Sviluppo regionale’ è importante sottolineare come il sostegno all’agricoltura coniugata con  nuove politiche di investimenti e di accesso al credito rappresenti uno dei pilastri portanti della politica della Giunta Zingaretti e dalla sua maggioranza.

A partire dalla grande incidenza del comparto del settore agro alimentare, che sia su scala nazionale che regionale rappresenta una delle voci di maggior rilievo nella produzione di PIL è significativo sottolineare come negli ultimi anni si sia affermato da parte dei giovani un sempre maggior avvicinamento alla terra, come fonte di reddito oltre che scelta di vita. Da questa considerazione, ma anche per riaffermare il valore non fondiario ma simbolico della terra, il Gruppo per il Lazio insieme a SEL, ha depositato la proposta di legge n 21 per l’assegnazione delle terre pubbliche abbandonate, ai giovani agricoltori.

Un provvedimento al quale si sta lavorando per garantire un percorso snello di discussione e approvazione in Consiglio regionale. Una legge che una volta approvata sarà in grado di accogliere le richieste di giovani donne e uomini, scolarizzai, preparati professionalmente che hanno deciso di investire la loro vita nella terra.Tante piccole e nuove realtà di imprenditori agricoli che hanno bisogno di terre ma soprattutto di nuove politiche di accesso al credito, sostegno finanziario per far loro superare la fase di avvio e farle diventare realtà consolidate in grado di rafforzare e modernizzare l’intero sistema agricolo della Regione Lazio.

14 Ott, 2013

Agricoltura, condividiamo l’impegno della Giunta

L’intenzione di questa Giunta  di abbattere la burocrazia in questo settore è una bella notizia per gli agricoltori del territorio laziale e per l’idea di futuro che appartiene al nostro Gruppo.

Per questo sosteniamo la delibera per una agricoltura più semplice che l’assessore Sonia Ricci ha annunciato di voler discutere a breve in giunta.

Riteniamo indispensabile rilanciare la produttività e la competitività delle imprese agricole del Lazio, lavorare per introdurre innovazione e nuove tecnologie, migliorare l’accessibilità ai servizi: questa è la strada maestra per uscire dallo stallo e restituire nuova linfa ad idee, progetti ed entusiasmo di tanti agricoltori che intendono investire ancora in un mestiere antico e affascinante in grado – oltretutto – di produrre crescita in termini di Pil.

Sottoscrivo a pieno le parole del Presidente Zingaretti laddove ci invita ad uscire dalla contemplazione della crisi per accendere i motori dello sviluppo, la storia dei territori, i nostri prodotti tipici, la cura delle comunità locali. Solo in questo modo potremo offrire al Lazio lo stimolo per un nuova ed effettiva ripartenza.

09 Ott, 2013

Vandana Shiva, una lezione sull’agricoltura biologica

Un incontro su agricoltura biologica nell’agro urbano, produzione di cibo genuino e recupero delle terre pubbliche in vista della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Mercoledì 9 ottobre, alle ore 17 presso la sala della Protomoteca del Campidoglio, si svolgerà il dibattito “Sovranità alimentare, libertà dei semi e recupero delle terre pubbliche”, il sindaco Ignazio Marino e che sarà introdotto da una lectio magistralis della scienziata e attivista indiana Vandana Shiva.

L’incontro, che vedrà la presenza del vicesindaco Luigi Nieri, dell’assessore all’Ambiente Estella Marino, del consigliere comunale Gianluca Peciola e di quelli regionali Marta Bonafoni e Riccardo Valentini, è organizzato da Comune e Regione in collaborazione con l’onlus Navdanya International per approfondire temi come il recupero degli spazi nell’agro romano ma anche del boom di orti urbani e per lanciare l’ultima campagna di Shiva su “Sovranità alimentare e libertà dei semi”.

“L’appuntamento con Vandana Shiva sarà l’occasione per fare il punto sulle iniziative che sta mettendo a punto la Regione Lazio, come la mappatura delle terre di proprietà lasciate incolte, ma anche fare un passo ulteriore per ispirarci alle buone pratiche e mettere in piedi un percorso virtuoso – spiega Marta Bonafoni – Roma è il più grande comune agricolo d’Europa e oltre a difenderlo dal cemento bisogna valorizzarlo, rilanciando un nuovo sviluppo di tutta l’area ” conclude Bonafoni.

“Il patrimonio agricolo della capitale potrebbe garantire posti di lavoro per i nuovi agricoltori e servizi per tutti i cittadini – dichiara Gianluca Peciola – Negli ultimi anni anche a Roma è cresciuto
fortemente il fenomeno degli orti urbani e dei giardini condivisi, che rappresentano sia un’esperienza di recupero di un bene comune sia un’opportunità di lavoro. Lo dimostrano le esperienze di EutOrto, il progetto gestito dai lavorati cassintegrati ex-Eutelia e della Cooperativa agricola Co. R. Ag. Gio. – continua Peciola – Per fare questo  bisogna che anche Roma Capitale si doti di strumenti amministrativi per  favorire queste iniziative”.