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14 Mar, 2014

Grande Raccordo Criminale

Martedì 25 marzo, ore 18.30
Libreria “Il Mattone”
Via Bresadola, 12 – Roma (Centocelle)

Intervengono
Marta Bonafoni (consigliere regionale)
Andrea Satta (Tetes de Bois)
Sebastiano Gulisano (giornalista)

Grande Raccordo Criminale, un libro per raccontare la realtà della capitale

Debutta a Roma – dopo un’anteprima a Milazzo – “Grande Raccordo Criminale”, il libro inchiesta sulle mafie e sulla criminalità organizzata nella Capitale, edito da Imprimatur e a cura di Pietro Orsatti e Floriana Bulfon. Una settimana di presentazioni e incontri a Roma e in provincia dal 18 al 25 marzo per discutere e conoscere la criminalità organizzata a Roma.

Romanzo di una Roma criminale che – nella quotidiana moltiplicazione di compro oro, sale bingo e slot machine assiste – impotente ad ammazzatine, gambizzazioni, usura e qualche “bustina”. Un racconto preciso e giornalisticamente dettagliato della guerra di mafie che da anni infuria, spesso ignorata e sottovalutata, nella capitale e che ha trasformato Roma e il territorio limitrofo in piazza di riciclaggio dei proventi di estorsioni, spaccio e usura. Terreno d’affari, illeciti e criminali, per organizzazioni criminali con storie e provenienze diverse. Da Cosa nostra alla camorra passando per banda della Magliana, ‘ndrangheta, Casalesi e mafie straniere. Roma caput mafie, insomma. Nella totale indifferenza, ché tanto le mafie stanno altrove mica qua. “L’indifferenza che sta sopra Roma e il Lazio in generale – scrive Giulio Cavalli nell’introduzione al volume – è un’indifferenza come la trovi solo qui: ostile, arrabbiata, confusa, infastidita. Proprio mentre al Nord gli arresti e la società civile aprono finalmente una lucida discussione sulle mafie senza fermarsi alle negazioni e agli allarmi, mentre nel Sud sono centinaia i focolai di rivoluzione e bellezza, Roma cova silenziosamente le proprie braci mafiose come se fosse stata saltata a piè pari dalla scossa della consapevolezza nazionale”.

Criminalità che s’è fatta sistema e che oltre ad avere – anche in tempo di crisi economica – a disposizione ingenti capitali, ha il potere di inquinare e condizionare ogni settore ed ambito della vita cittadina, dalle istituzioni al patrimonio immobiliare. Numeri che fanno spavento. “Roma, tre milioni di abitanti e dodici milioni di turisti l’anno – scrivono i due autori – la Capitale che rappresenta la vetrina internazionale dell’Italia e contemporaneamente il termometro di quello che è la nostra criminalità. 600 milioni, più probabilmente un miliardo: sono questi i ricavi che le organizzazioni criminali hanno ottenuto nel Lazio solo l’anno scorso. A cui va aggiunto il riciclaggio, sempre difficile da dimostrare, ma che costituisce una parte molto rilevante degli affari, considerando che la regione, come mostra la relazione della Dia relativa al secondo semestre 2012, si attesta al primo posto con 985 segnalazioni sospette ricevute dall’Unità d’Informazione Finanziaria della Banca d’Italia e oltre 80 persone arrestate”.

“Se devi capire la Roma dei palazzi del potere e delle periferie disperate e violente – scrivono i due autori – non puoi far finta che il passato, non solo criminale, non pesi e molto in quello che accade oggi. Soprattutto, devi evitare di considerare questa città una come tante altre. Roma è la Capitale, sede del potere politico nazionale, delle decisioni finanziarie e di indirizzo economico, degli apparati dello Stato, compresi i servizi segreti, dei ministeri, della Chiesa e anche della massoneria. Roma è il raccordo, il centro dei ricatti. Quello che avviene in questi anni ha radici antiche, si basa su rapporti che si sono stabiliti attraverso il sangue. Bisogna capire, partendo proprio dai protagonisti di un passato che è solo apparentemente remoto”.

20 Feb, 2014

Tristezza per la scomparsa di Gianni Borgna, intellettuale e politico sempre disponibile al confronto

Il mio cordoglio e la mia tristezza per la scomparsa di Gianni Borgna, uomo di politica e cultura capace di imprimere  un significato inedito e uno sguardo internazionale alle politiche culturali della nostra città.

La sua scomparsa  lascia un segno indelebile per chi lo ha conosciuto durante la sua esperienza politica come assessore, con Rutelli prima e con Veltroni poi.

Gianni Borgna era un politico preparato e sempre pronto al confronto, che nel suo agire ha saputo sempre privilegiare il dialogo. Nell’aula Giulio Cesare come assessore quando veniva attaccato dall’opposizione  ed anche nella  piazza del Campidoglio, quando non rinunciava mai a confrontarsi con le tante realtà sociali e lavorative che non condividevano il percorso di interventi culturali da lui messi in campo.

Gianni Borgna era un intellettuale solare, un amministratore capace, un comunicatore eccellente. E anche un uomo gentile.

La sua mancanza lascia un vuoto vero, non retorico, nel dibattito sulle politiche culturali della nostra città.

10 Giu, 2013

Festa bellissima, da qui può ripartire il laboratorio politico del centrosinistra

“Questa è una festa bellissima, la festa di Roma. Dopo cinque anni, Ignazio Marino e il centrosinistra hanno liberato la Capitale dalla palude in cui è rimasta impantanata durante il governo di Alemanno. Adesso, con la maggioranza di Nicola Zingaretti in Regione, da Roma e dal Lazio può partire il laboratorio politico del futuro centrosinistra. Ci facciano da bussola quella percentuale del dei romani che si sono astenuti: sarà nostro compito dimostrare loro e a tutti quali risultati per il bene comune può portare il buon governo.
Dopo questa meravigliosa giornata sono convinta che i primi risultati positivi della Giunta Marino non tarderanno ad arrivare, come del resto sta accadendo in Regione grazie ai progetti che sta portando avanti il Presidente Zingaretti”.

Lo dichiara in una nota Marta Bonafoni, Consigliere del Gruppo Per il Lazio, presente ai festeggiamenti per la vittoria di Ignazio Marino sindaco di Roma.