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07 Feb, 2014

Laziodisu: nuova stagione per il diritto allo studio e il futuro della Regione

Un altro importante e concreto passaggio per il mantenimento degli impegni presi a difesa del diritto allo studio e per il consolidamento e l’ampliamento del sistema della conoscenza.

La riforma illustrata oggi dal Presidente Zingaretti e dall’assessore Smeriglio sul futuro di Laziodisu e la sua trasformazione in Agenzia della conoscenza, va nella direzione di una scelta coraggiosa e concreta a sostegno del diritto allo studio nella nostra Regione.

Un percorso ancora da completare ma che ha dato già alcuni importantissimi risultati come la cancellazione dei vergognosi debiti sulle borse di studio, assegnate agli studenti aventi diritto e non saldati dalle passate giunte dal 2008 ad oggi.

Un diritto elementare acquisito, non un favore, che gli studenti della nostra Regione non hanno potuto utilizzare e che ha mortificato insieme a loro le possibilità di crescita e di sviluppo del nostro territorio.

Il radicale e proficuo cambiamento era già indicato dal commissariamento di Laziodisu, deciso dalla Giunta Zingaretti lo scorso giugno, dove sono state eliminate trentacinque inutili poltrone per incarichi spesso sovrapposti, chiuse cinque sedi di rappresentanza infruttuose, ma investiti in direzione opposta ben settanta milioni di euro per il diritto allo studio.

Sono questi esempi di scelte politiche importanti che indicano come priorità l’istruzione perché base portante delle politiche di crescita del Paese intero e della nostra regione.

Scelte ancor più significative perché fatte in un momento storico in cui il diritto alla conoscenza è stato messo all’angolo.

Lunedì la riforma di Laziodisu approderà in V commissione alla Pisana: toccherà al Consiglio regionale mettere in campo il proprio contributo in questa fase di passaggio fondamentale. Sul diritto allo studio da oggi si esce dall’emergenza e si approda alla programmazione.

04 Feb, 2014

M5S, le nostre colleghe della Regione Lazio si dissocino dagli attacchi sessisti

Come donne elette nel centrosinistra e nel centrodestra della Regione Lazio desideriamo esprimere la nostra vicinanza e solidarietà alla Presidente della Camera Laura Boldrini e alle deputate del Pd fatte oggetto in questi giorni di attacchi e insulti sessisti, gravissimi, da parte dei militanti e dei parlamentari del Movimento Cinque Stelle.

Una tale deriva ci indigna e ci preoccupa: in democrazia mai il confronto può e deve passare il segno, diventare offesa, umiliazione o aggressione. Siamo soltanto 6 consigliere regionali a firmare questo comunicato, perché ancora così scarsa è la rappresentanza femminile nelle nostre istituzioni e ancora non pienamente riconosciuto il contributo che le donne danno nei loro molteplici ruoli. Per questo troviamo inquietante il silenzio in cui sono piombate in questi giorni le nostre 4 colleghe, le consigliere regionali del M5S.

Di solito così attive nelle dichiarazioni sia per mezzo di agenzie che nei social network in queste ore non si trova traccia invece di una loro presa di posizione e di distanza rispetto a quello che sta accadendo in Parlamento e nei mezzi di comunicazione vicini al movimento di Beppe Grillo.

A loro, con le quali abbiamo condiviso da ultimo un interessante dibattito intorno alla legge sulla violenza contro le donne, a loro che abbiamo sentito parlare di dignità femminile offesa, di violenza anche verbale, di un corretto uso di un linguaggio non sessista, chiediamo ora di essere coerenti e conseguenti, e di dissociarsi da quanto sta avvenendo per mano e per bocca dei loro colleghi grillini.

Le consigliere regionali del gruppo Per il Lazio Cristiana Avenali, Daniela Bianchi, Marta Bonafoni, Rosa Giancola, Teresa Petrangolini e della Lista Storace Olimpia Tarzia

10 Set, 2013

Con il Piano scuola di Zingaretti si torna ad investire sul sapere e il futuro dei giovani

Con i provvedimenti  presentati oggi accompagnamo nel miglior modo possibile l’inizio della scuola per studenti, docenti, personale non docente, genitori.

Con il pacchetto di provvedimenti predisposto dagli assessori Refrigeri e Smeriglio che prevede 131 milioni di euro di investimenti per la manutenzione, la sicurezza e i progetti culturali ed educativi per le scuole dell’infanzia con particolare riguardo a quelli legati alla memoria, al cinema, alla storia e a progetti di contrasto all’omofobia, si inverte nettamente la tendenza del passato rispetto alla logica dei tagli lineari.

Ma soprattutto si segna la differenza rispetto a scelte che hanno considerato quella scolastica una spesa e non invece, un investimento. Un investimento necessario per far crescere nuove generazioni di ragazzi e ragazze consapevoli, capaci e formate.

Con il pacchetto presentato oggi andiamo ad incidere su un sistema messo a dura prova negli ultimi anni, convinti che, soltanto a partire dalla formazione dei giovani cittadini del Lazio si potrà arrivare al rilancio di un intera regione. Invertiamo la rotta,  perché bisogna investire nella direzione giusta che è quella della conoscenza che ha alla base la scuola primaria e secondaria, gli istituti tecnici  e la formazione professionale. Un sistema  questo che in questi anni  è  stato abbandonato e non finanziato  e che invece è l’ossatura di un nuovo diritto di cittadinanza.