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20 Dic, 2017

La Raggi è il dito la luna siamo noi: mettiamoci a lavoro per Roma

Non mi schiero fra coloro che deridono Virginia #Raggi, o in queste ore gioiscono del suo annuncio di non voler ricandidarsi per evitare il terzo mandato.

Piuttosto mi domando: ma “noialtri” cosa stiamo facendo per farci trovare pronti e adeguati quando quel giorno arriverà? Stiamo lavorando per immaginare una città diversa, che funzioni finalmente, ma che risponda a un’idea nuova di metropoli, fondata su bellezza e conoscenza ad esempio? Stiamo consumando le nostre suole per andare a parlare con tutti quegli uomini e quelle donne che ci hanno voltato le spalle l’ultima volta non intravvedendo più dalle nostre parti le risposte ai loro bisogni, alla loro domanda di uguaglianza?

Ecco, secondo me è questa l’urgenza che dobbiamo sentire. Altro che sollievo e contentezza. Al lavoro, piuttosto.

Perché Virginia Raggi è il dito, la luna siamo noi.

11 Dic, 2017

Ennesima bocciatura per Roma, Raggi sta fallendo

Una sonora bocciatura da parte dei cittadini romani per il trasporto pubblico, l’igiene urbana e la raccolta dei rifiuti. E’ un fallimento bello e buono quello fotografato dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali, così come si legge nella Relazione annuale sullo stato dei servizi pubblici e sull’attività svolta nel 2017. I dati presentati stamattina in Campidoglio, che assegnano ancora una volta a Roma la maglia nera dei servizi, del trasporto pubblico e della pulizia, sono ancora una volta impietosi e certificano un sonoro fallimento dell’amministrazione guidata dalla Raggi in termini di degrado, inefficienze e mancanza di servizi. Un monito che proviene dai cittadini stessi che bocciano l’amministrazione grillina con una grave insufficienza. Lo stato in cui versa la Capitale d’Italia è sotto gli occhi di tutti, ora lo sono anche i disastri della Raggi.

29 Nov, 2017

Acea, si investe all’estero ma a scapito dei cittadini

E’ quanto meno contraddittoria l’intervista rilasciata al Sole 24 Ore dall’ad di Acea, Stefano Donnarumma che, se da un lato fa riferimento a un piano di investimenti di circa 3 miliardi di euro per progetti di diffusione della banda ultra-larga e per le gare in paesi extra Ue, dall’altro ci dice che per risolvere la crisi idrica della Capitale, l’azienda controllata dal Campidoglio non ha un euro di investimenti se non 30 milioni per il raddoppio del Peschiera che saranno pagati dai romani.
Ci sembra davvero un paradosso e ci domandiamo come sia possibile da un lato annunciare investimenti in operazioni che hanno poco a che vedere con la mission dell’azienda pubblica, controllata con il 51% dal Comune di Roma, e dall’altro non investire un euro per la crisi idrica della Capitale. Che ne pensa la Raggi, che ha poteri e competenze, di tutto questo? Il silenzio della Sindaca di fronte a un piano i cui benefici non saranno ne’ per la Capitale, ne’ per i cittadini che ne sono azionisti lascia basiti. Evidentemente non e’ bastata la possibilità di lasciare a secco una città per prendere le dovute misure

28 Nov, 2017

Da Lombardi paura per gli effetti del buongoverno di Zingaretti e per i disastri della Raggi

L’unica cosa vera che emerge dalle parole di oggi di Roberta Lombardi è la paura. Da un lato per i disastri causati dalla Raggi che lei tenta di negare senza neanche troppa convinzione. La Lombardi, anziché farsi dettare i comunicati stampa da Milano, si faccia un giro per Roma e parli con i cittadini così capirà davvero l’effetto disastroso sulla città del governo M5S. Dall’altro lato, paura che lei tenta di esorcizzare parlando del buongoverno di questi 5 anni dell’amministrazione Zingaretti. L’effetto Zingaretti esiste ed è frutto di promesse mantenute e di progetti realizzati, della capacità di ascolto di un territorio a lungo depredato e marginalizzato. Un’amministrazione che ha lavorato nell’interesse generale ed esclusivo dei cittadini i cui risultati, in tutti i campi, sono sotto gli occhi di tutti.

03 Feb, 2017

Tesoretti segreti e ricatti che legano il nuovo potere ai vecchi padroni di Roma

Carlo Bonini, La Repubblica

Finisce come in un mesto dèjàvu di una stagione lontana, quella della Milano di mani Pulite. La sindaca Virginia Raggi che, passata mezzanotte, piegata da un interrogatorio fiume per abuso di ufficio e falso ideologico, lascia un ufficio della Direzione Anticrimine della Polizia di Stato dove è entrata con il sole.