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22 Nov, 2017

Medicina Solidale, quanto ancora durerà il silenzio del Campidoglio?

Ci domandiamo quanto ancora durerà il silenzio del Campidoglio nei confronti di Medicina Solidale, nonostante i ripetuti appelli lanciati oggi, come nei giorni corsi, sul rischio di mancate cure per oltre 15mila poveri della Capitale.

Visto l’inspiegabile silenzio dell’assessorato alle politiche sociali di Roma Capitale che allora sia la Sindaca a battere un colpo per sanare quei passaggi burocratici che rischiano di compromettere lo svolgimento delle attività.

Davvero non se ne può più: non ne possono più i medici, che operano nonostante le difficoltà ma ancor più le mamme, i bambini e i cittadini più indigenti, che senza una presa in carico del problema da parte del Campidoglio non potranno più accedere alle cure gratuitamente.

Non sappiamo se si tratti di clamorosa sciatteria o di una scelta politica precisa, ma il silenzio e l’inerzia di Roma Capitale nei confronti di Medicina Solidale pensiamo si debbano interrompere al più presto.

12 Dic, 2013

Ambulatorio Medicina Solidale Tor Bella Monaca: ripristinare subito acqua e riscaldamento

Non può e non deve accadere a Roma. Da ieri l’ambulatorio di Medicina Solidale  e delle Migrazioni attivo presso via Aspertini nel sesto municipio, nei locali dell’ex centro anziani, è senza acqua e senza riscaldamento; l’Acea si è infatti presentata presso i locali di Tor Bella Monaca staccando l’utenza e – da quanto ci riferiscono gli operatori sanitari dell’ambulatorio  – portando anche via con se il contatore. Oggi a Roma la temperatura ha raggiunto i 5 gradi centigradi, sempre oggi nell’ambulatorio di Medicina Solidale erano previste le visite neonatali, pediatriche e ostetriche quindi la prima conseguenza del distacco dell’Acea ha comportato che questa mattina bambini anche molto piccoli e donne incinte sono state accolte dentro locali freddi e privi di acqua, senza la possibilità di essere visitati.

La situazione del Servizio di Medicina Solidale è complessa e si trascina da tanti, troppi anni senza trovare una soluzione. E’ arrivato il tempo in cui tutti i soggetti coinvolti, a partire dal Comune di Roma, il Policlinico di Tor Vergata e lo stesso sesto municipio si siedano intorno a un tavolo per mettere in sicurezza un servizio ambulatoriale che assiste in media 10000 pazienti l’anno tra cui 2000 bambini, tutti concentrati nelle fasce più fragili della popolazione e in uno dei territori più complessi della città di Roma.

Nel più breve tempo possibile, in ogni caso, faccio appello affinché l’Acea riattivi immediatamente il servizio idrico in via Aspertini: ciò che è accaduto è inaccettabile e disumano. A quanto pare per una bolletta di 40 euro non pagata si colpiscono donne e bambini in uno dei loro diritti costituzionali più importanti: il diritto alla salute.