Top

28 Ott, 2015

Rosario e Gianni: “Per noi licenza matrimoniale . In ufficio hanno capito”

I miei amici Gianni e Rosario, la loro lotta per il riconoscimento dei diritti è per tutt* noi.

Rosario Murdica aveva venticinque anni quando ha conosciuto Gianni Finocchietti, un ragazzone di ventinove anni. Stanno ancora insieme. E lo scorso anno hanno deciso di sposarsi. Ma nel marzo del 2014 sono dovuti andare fino a Oporto, in Portogallo, per ratificare la loro unione con un matrimonio civile.
Corriere della Sera

22 Lug, 2015

Strasburgo condanna l’Italia. “Riconosca le unioni gay”

Il principio che riapre il dibattito e la polemica vuole essere lineare. Una sentenza pronunciata ieri dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, istituzione non legata all’Ue, afferma che “la protezione legale attualmente vigente (in Italia) per le coppie dello stesso sesso non solo non garantisce i bisogni fondamentali di una relazione stabile, ma non è neanche sufficientemente affidabile”.
Marco Zatterin, La Stampa

20 Ott, 2014

Unioni civili. Braccio di ferro sindaci-prefetti

“Non è vero che la trascrizione non abbia effetti precisa – Ad esempio già oggi una delle persone il cui matrimonio è stato trascritto porterà il certificato in azienda per ricevere il congedo parentale. Per ottenerlo, infatti, l’azienda aveva chiesto la trascrizione”. Marino non è solo nella sua battaglia. Sono molti i sindaci che, come lui, hanno deciso di resistere.
Flavia Amabile, La Stampa

18 Ott, 2014

Unioni gay, oggi per Roma è un giorno di festa. Auguri e grazie, Gianni e Rosario!

Oggi più che mai mi sento orgogliosa di essere una cittadina di Roma.

La trascrizione sul registro di stato civile dei matrimoni celebrati all’estero di 16 coppie omosessuali e’ un atto importante che rende la nostra città più giusta, democratica ed europea.

Sono vicina al sindaco Marino che questa mattina in Campidoglio ha risposto al desiderio di questi nostri concittadini, dando peraltro seguito a una sentenza inequivocabile della Corte Costituzionale. Più delle polemiche, più delle proteste, più di ogni scontro ideologico, credo debba valere sempre per i rappresentanti politici l’aderenza ai desideri, alle aspirazioni, ai bisogni dei loro rappresentati. D’altra parte ormai ce lo confermano anche i sondaggi: più del 50% degli italiani si dice favorevole ai matrimoni fra persone dello stesso sesso.

Oggi in Campidoglio tra gli sposi che hanno visto trascritti i loro nomi su quel registro c’erano anche i miei amici Gianni e Rosario. Personalmente ho la fortuna di conoscere il loro essere famiglia, il modo che hanno di condividere allegria e intelligenza con chi sta loro intorno, la loro determinazione a essere se stessi fino in fondo, dentro un quadro di uguaglianze e pari opportunità per tutti, e non solo per se stessi.

Sono certa che se la politica trovasse davvero il tempo e il coraggio di guardarle da vicino, queste nuove famiglie italiane, farebbe cadere anche gli ultimi insopportabili tabù contro le unioni gay.

Auguri Gianni, auguri Rosario. E grazie. Perché se voi come gli altri sposi e spose di oggi non aveste avuto la caparbietà di arrivare fino in fondo, questa mattina in Campidoglio non ci sarebbe stata nessuna cerimonia. E Roma sarebbe stata più buia, rassegnata, e ingiusta.

28 Giu, 2013

Coppie gay, il mondo decide mentre l’Italia è paralizzata

La decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti sul matrimonio tra persone dello stesso sesso non è un fulmine a del sereno, la rottura di un ordine ben saldo, la bizzarria che ci arriva da un paese eccentrico e lontano. Un buon liberale si rifarebbe a Rudolf von Jhering e direbbe che questo è l’effetto di una lunga “lotta per il diritto”.

La_Repubblica_280613

24 Giu, 2013

Non solo uomo e donna

I matrimoni nello stato più popoloso e fortemente simbolico per la tradizione di militanza gay, potrebbero così riprendere nelle prossime settimane. Nel complesso la sentenza della Corte conclude un decennio chiave nel progresso dei diritti gay e sancisce ufficialmente le istanze del movimento. Decine di migliaia di coppie gay potranno ora usufruire delle stesse identitiche garanzie legali federali, compreso presumibilmente il ricongiungimento e la cittadinanza offerta a coniugi stranieri.

Il_Manifesto_270613