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10 Nov, 2015

La marcia dei diritti

Sabato 12 dicembre, ore 14.00
da Piazza del Colosseo a Piazza della Madonna di Loreto
Roma

Scendiamo in piazza per liberare i nostri diritti presi in ostaggio dai pregiudizi, dalle ideologie e dai fondamentalismi e per sfidare il Governo su matrimonio per tutte e tutti, laicità, genitorialità, contrasto della violenza e della discriminazione di genere.

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Ci mettiamo in marcia. Sabato 12 dicembre alle ore 14:00, da Piazza del Colosseo a Piazza della Madonna di Loreto, Roma scende in piazza per la libertà, la laicità, la democrazia. Con La Marcia dei Diritti sfidiamo ogni integralismo culturale, rivendicando con forza la parità dei diritti delle persone LGBTI, il riconoscimento dei nuovi diritti per tutte le coppie conviventi e per tutte le forme di famiglia e azioni efficaci a contrasto del sessismo e della violenza sulle donne.

Sabato 12 dicembre ci riprendiamo la voce che ci spetta su temi che toccano nel profondo le nostre vite e la nostra dignità.

Sfidiamo il Governo a una radicale inversione di tendenza sul terreno dei diritti civili. Nonostante i continui episodi di omo-lesbo-transfobia, l’allarmante aumento della violenza di genere e degli attacchi ideologici contro l’educazione al rispetto e alle differenze e la creazione ad arte della psicosi collettiva della fantomatica ideologia gender, l’attuale Governo ha scelto di lasciare vacante il Ministero delle Pari Opportunità e ha chiuso anzitempo la strategia nazionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Ciò che si discute ora nel Palazzo, inoltre, è una legge di compromesso che tuttavia finora il Parlamento non è comunque riuscito ad approvare.

Vogliamo una politica in grado di estendere finalmente il matrimonio civile a tutte le coppie, di contrastare le discriminazioni subite ogni giorno dalle persone LGBTI, di riconoscere i diritti di tutte le coppie conviventi non sposate, di garantire immediatamente i pieni diritti delle figlie e dei figli delle famiglie omogenitoriali, di promuovere un sistema di istruzione pubblico, laico e di qualità in cui si preveda l’educazione alla sessualità e al rispetto delle differenze. La Marcia dei Diritti inizia il 12 dicembre e non si fermerà fin quando non raggiungeremo tutto questo.

Il vuoto politico e legislativo in Italia è ormai intollerabile e ci pone tra gli ultimi in Europa, con la recente condanna di Strasburgo, e in contrasto con la nostra stessa Carta Costituzionale.

Nella giornata di oggi 20 novembre ricorre inoltre il TDoR (Transgender Day of Remembrance), in ricordo delle vittime transgender e transessuali. Scegliamo non a caso questo giorno per ribadire ancora una volta le nostre istanze contro ogni forma di violenza e discriminazione.

Il 12 dicembre ci mettiamo in marcia, fianco a fianco, con i colori dell’arcobaleno. I nostri passi saranno scanditi dalle rivendicazioni di giustizia, laicità, eguaglianza e libertà, rivolte a chi ancora di passi non ha saputo e voluto compierne alcuno.

Sito Web: http://www.marciadeidiritti.it
Social: https://www.facebook.com/lamarciadeidiritti
E-mail: info@marciadeidiritti.it
Adesioni: adesioni@marciadeidiritti.it
Contatto stampa: stampa@marciadeidiritti.it

28 Ott, 2015

Rosario e Gianni: “Per noi licenza matrimoniale . In ufficio hanno capito”

I miei amici Gianni e Rosario, la loro lotta per il riconoscimento dei diritti è per tutt* noi.

Rosario Murdica aveva venticinque anni quando ha conosciuto Gianni Finocchietti, un ragazzone di ventinove anni. Stanno ancora insieme. E lo scorso anno hanno deciso di sposarsi. Ma nel marzo del 2014 sono dovuti andare fino a Oporto, in Portogallo, per ratificare la loro unione con un matrimonio civile.
Corriere della Sera

13 Mag, 2014

Onda Pride e Roma Pride

Mercoledì 28 Maggio, ore 12:00
Sala Pietro Da Cortona, al secondo piano del Palazzo dei Conservatori (Ingresso Musei Capitolini, piazza del Campidoglio)

Conferenza stampa congiunta tra Onda Pride nazionale 2014 e Roma Pride 2014 

La conferenza stampa congiunta Roma Pride/Onda Pride 2014 vuole ribadire lo spirito fortemente unitario della battaglia per l’uguaglianza delle persone LGBT tra tutti i Pride italiani che, partendo dalla Capitale il 7 giugno, inonderanno il Paese nei mesi di giugno e luglio coi colori della libertà, parità e laicità che da vent’anni la nostra comunità, compatta, porta ostinatamente in piazza. Unite e uniti per ribadire con estrema chiarezza la determinazione con cui pretendiamo di avere risposte e diritti.

Tra gli altri interverranno Andrea Maccarrone, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli e Portavoce Roma Pride 2014, Flavio Romani, presidente nazionale di Arcigay e altri rappresentanti del Coordinamento Roma Pride e dei Pride italiani.

È previsto l’intervento di Alessandra Cattoi, assessora alle Pari Opportunità e Scuola di Roma Capitale, in rappresentanza del Sindaco Ignazio Marino, ed è stato invitato Massimiliano Smeriglio, Vice Presidente della Regione Lazio.

L’Onda Pride 2014 raccoglie in una cornice fortemente unitaria tutti e 13 i Pride che tra giugno e luglio si terranno in Italia, portando in piazza i nostri colori, le nostre vite e la nostra battaglia per un Paese migliore. Ad aprire l’Onda sarà proprio Roma il 7 giugno. Seguiranno Alghero, Bologna, Catania, Lecce, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Torino, Venezia il 28 giugno. A chiudere Siracusa il 5 luglio e Reggio Calabria il 19 luglio.

“Adesso fuori i diritti!” è lo slogan con il quale il Roma Pride tornerà a sfilare per le vie della Capitale sabato 7 Giugno, festeggiando l’importante ventennale del primo Pride nazionale italiano sceso in piazza nel 1994. Una manifestazione gioiosa e pacifica che da due decenni porta al centro dell’agenda politica i valori della democrazia, laicità, diritti, parità, salute e libertà e ha contribuito a cambiare radicalmente la cultura e la società del nostro Paese.

Durante la conferenza stampa verranno presentati gli eventi politici, culturali e sportivi che dal 28 maggio al 6 Giugno animeranno il Roma Pride. Molto atteso il ritorno del Roma Pride Park (3-6 giugno) che, nella splendida cornice dei giardini del Circolo degli Artisti in via Casilina Vecchia 42, accoglierà gli stand delle associazioni lgbt e un ricco programma di appuntamenti, dibattiti, spettacoli e film a tema.

Il 28 Maggio, in apertura degli eventi del Pride, per celebrare al meglio l’importante anniversario romano, il Roma Pride da inoltre appuntamento alle ore 20:00 presso la Sala Deluxe della Casa del Cinema, Largo Marcello Mastroianni (Villa Borghese, Porta Pinciana), per l’evento Venti di Orgoglio. 1994-2014, venti anni di Roma Pride. Durante la serata, organizzata con il patrocinio e il contributo della Regione Lazio e moderata da Marta Bonafoni (giornalista e Consigliera Regione Lazio) e Francesco Paolo del Re (attivista e scrittore), verrà proiettato un video che ricorderà i più grandi momenti della manifestazione romana. Interverranno inoltre i principali protagonisti della manifestazione che per ben due volte, nel 2000 con il World Pride e nel 2011 con l’EuroPride, ha proiettato Roma sulla ribalta internazionale con eventi di portata mondiale. (Ingresso libero su prenotazione, scrivendo a eventi@romapride.it entro le 18:00 del 28/05.)

Per l’accesso alla conferenza è necessario accreditarsi inviando un’e-mail a info@romapride.it entro e non oltre le ore 18:00 di martedì 27 Maggio. Stampa e giornalisti posso accedere senza preventiva richiesta di accredito.

 

07 Feb, 2014

Dall’Onu alla Regione Lazio amplifichiamo con la nostra mozione l’appello contro le discriminazioni sui gay

I consiglieri Bonafoni (Gruppo per il Lazio) e Quadrana (lista Civica Zingaretti)  depositano una mozione sull'”Istituzione del registro delle unioni civili”

Nel giorno dell’inaugurazione dei giochi olimpici di Sochi, con la durissima presa di posizione dell’Onu nei confronti delle politiche di Putin contro gli omosessuali, abbiamo depositato in Consiglio regionale una mozione in favore dei diritti del mondo lgbt. Il riconoscimento delle unioni civili è un passaggio significativo per garantire sul nostro territorio l’affermazione dei diritti di tutti le coppie, formate da individui di sesso uguale o diverso.

Un tassello che intende tenere alto e vivo un dibattito che riteniamo fondamentale e che ha al centro l’estensione dei servizi e delle prestazioni a tutte le famiglie, come disegnato dalla riforma del welfare regionale in discussione in Consiglio. Nonchè la lotta all’omofobia a partire dalle scuole.

Il fenomeno delle unioni civili tra l’altro è in espansione. Aumentano le coppie che scelgono di formare una famiglia al di fuori del vincolo matrimoniale, ed è doveroso per le  istituzioni fare delle modifiche legislative che tengano conto dei cambiamenti della società.

In Italia invece le unioni di fatto non sono disciplinate da nessuna normativa specifica, un ritardo che intendiamo denunciare con la presentazione della nostra mozione. L’affermarsi di nuove culture e modalità di relazioni ha determinato nell’ultimo decennio in Italia e non solo, un progressivo e sostanziale cambiamento dei rapporti interpersonali, delle forme di convivenza, del modo di intendere il “nucleo famigliare”.

Nella Regione Lazio già alcuni comuni come Tarquinia, Ariccia,  Ciampino, Pomezia, Cassino, Bassano Romano, Canepina hanno approvato l’istituzione di registri delle unioni, così come hanno fatto alcuni  Municipi del Comune di Roma. Impegnare la Giunta regionale e il Presidente della Regione Lazio per l’approvazione di una legge statale che istituisca in ogni Comune della Regione il Registro delle unioni civili non è un atto di sovvertimento dell’ordine precostituito, ma la concretizzazione di uno sguardo laico e libero sulla società  che ci circonda e in cui siamo immersi per mettere a punto strumenti anche giuridici che garantiscano a tutti i pari diritti.

Sempre in attesa di una legge nazionale da troppo tempo evocata.

05 Feb, 2014

Strasburgo vota la tabella di marcia contro l’omofobia

Ritiene che la scuola sia un ambiente fondamentale per la promozione dei messaggi di rispetto e “invita gli Stati membri ad agire per dare impulso a una conoscenza obiettiva delle problematiche relative all’orientamento sessuale, all’identità e all’espressione di genere… esprime preoccupazione per il fatto che i giovani Lgbti e coloro che sono considerati tali corrano un rischio maggiore di essere vittime di bullismo”.
Leggi l’articolo

07 Dic, 2013

Pieno sostegno a “Love is right”

Il mio sostegno e la mia più convinta partecipazione alla manifestazione di questo pomeriggio 7 dicembre, lanciata da un cartello di sigle e di associazioni per affermare i diritti di tutti, senza compromessi.

Un’iniziativa che mi trova in piena sintonia, ancora una volta in piazza contro l’omofobia e per difendere i diritti, la dignità  e l’autodeterminazione delle persone gay, lesbiche e transessuali. Basta nascondersi dietro ipocrisie e opportunismi per non riconoscere i diritti fondamentali che vanno invece garantiti ed estesi a tutti.

Il tempo è questo anche per rimarcare quella che vogliamo sia la nostra realtà: una Regione Lazio aperta, solidale e accogliente dove a tutti siano garantite la propria libertà e le proprie scelte.

23 Lug, 2013

“La moratoria sui diritti civili dura da 35 anni”

“Mi viene da dire che nel Parlamento italiano questo tipo di moratoria va avanti da 35 anni. Dopo l’approvazione della legge sull’aborto non abbiamo più praticamente proposto nulla sui diritti civili. Anzi, quando abbiamo approvato qualcosa lo abbiamo fatto per restringerli, penso alla legge sulla medicazione medicalmente assistita. Io credo che su questi temi si sia ragionato molto e che siamo maturi per una decisione, in particolare sulla legge sull’omofobia l’intera scorsa legislatura è stata dedicata all’approfondimento e alla riflessione, oggi mi sembra che siamo pronti per approvare il provvedimento”.
Leggi l’articolo (da zeroviolenzadonne.it)

24 Giu, 2013

Non solo uomo e donna

I matrimoni nello stato più popoloso e fortemente simbolico per la tradizione di militanza gay, potrebbero così riprendere nelle prossime settimane. Nel complesso la sentenza della Corte conclude un decennio chiave nel progresso dei diritti gay e sancisce ufficialmente le istanze del movimento. Decine di migliaia di coppie gay potranno ora usufruire delle stesse identitiche garanzie legali federali, compreso presumibilmente il ricongiungimento e la cittadinanza offerta a coniugi stranieri.

Il_Manifesto_270613