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02 Feb, 2017

Precari della giustizia, approvato un Odg per l’inserimento lavorativo

Valorizzare le esperienze formative acquisite nel corso degli anni dai tirocinanti della giustizia e avviare per loro un percorso di inserimento lavorativo. E’ questo il senso di un ordine del giorno che abbiamo presentato collegato al Bilancio e che è stato approvato oggi dall’Aula. Al momento, infatti, non sono previste ulteriori proroghe o altre prospettive di lavoro per i 158 tirocinanti che, a giugno 2016, hanno cominciato il proprio praticantato presso gli Uffici Giudiziari della Regione, la cui scadenza è prevista a giugno del 2017. A fronte di una condizione in molti casi carente dell’organico del personale negli uffici giudiziari, ed essendo la Regione Lazio da tempo impegnata nella realizzazione di un programma di politiche attive per il lavoro, l’ordine del giorno impegna il presidente Zingaretti e l’assessora al lavoro Valente a mettere in atto tutte le misure necessarie per promuoverne la piena occupazione e per non disperdere il patrimonio di esperienze acquisito in anni di attività” E’ quanto affermano i consiglieri firmatari Lupi (Pd), Bonafoni (Si- Sel), De Paolis (Si – Sel), Bianchi (Si – Sel), Forte (Pd), Favara (Pd), Giancola (Pd) e Panunzi (Pd).

11 Nov, 2015

Giustizia: consiglieri PD e SEL, nostro impegno per soluzione precari del Lazio

Si sono riuniti oggi presso la Sala Di Carlo della Pisana i Consiglieri regionali Marta Bonafoni, Baldassare Favara, Simone Lupi e Massimiliano Valeriani unitamente alle segreterie dei consiglieri Daniela Bianchi, Mauro Buschini, Gino De Paolis, Enrico Maria Forte, con i rappresentanti della FP CGIL del Lazio oltre ai coordinatori dell’unione precari della giustizia della nostra Regione.

L’obiettivo dell’incontro è stato dare seguito agli impegni assunti al tavolo dei precari della giustizia del 23 ottobre scorso, presso la sede dell’Assessorato al lavoro della Regione.

I Consiglieri regionali hanno preso l’impegno di mantenere gli accordi condivisi nelle precedenti riunioni sollecitando anche la Presidenza nella firma della convenzione annuale con il Ministero per attivare nel più breve tempo possibile il tirocinio nei tribunali della durata di tre mesi, impegnandosi a trovare ulteriori risorse per coprire i restanti 9 mesi del 2016.

Attualmente la situazione dei lavoratori precari della giustizia è drammatica perché oltre il 70% di loro non percepisce più ammortizzatori sociali quindi è necessario trovare una soluzione il prima possibile.

I Consiglieri regionali si impegneranno ad attivare tutte le interlocuzioni necessarie tra Assessorato al lavoro, bilancio e tra Parlamentari e Sottosegretari alla Giustizia per trovare insieme le risorse necessarie a garantire un futuro dignitoso agli oltre 400 tirocinanti del Lazio.

Purtroppo il decreto 20 ottobre 2015 del Ministero della Giustizia nel Lazio non soddisfa tutta la platea, oltre 200 persone restano escluse dal progetto, è importante continuare a prestare attenzione a queste donne e uomini, che pur provenendo da esperienze e territori diversi, attendono una risposta definitiva e dignitosa per risolvere la loro condizione di precariato.

Lo comunicano in una nota i consiglieri di Sel Marta Bonafoni, Daniela Bianchi e Gino De Paolis congiuntamente ai consiglieri del Pd Simone Lupi, Massimiliano Valeriani, Baldassare Favara, Enrico Forte e Mauro Buschini.

04 Ago, 2015

Precari della giustizia, una convenzione per proseguire il progetto

“Si è tenuto oggi un incontro del tavolo riunito presso la sede della giunta regionale del Lazio per discutere della problematica relativa ai precari della giustizia, ovvero gli oltre 400 lavoratori impiegati presso i Tribunali di Latina, Frosinone e Roma dopo la partecipazione ad un progetto formativo, ma il cui percorso si è interrotto nel maggio scorso. A seguito di un confronto con i sindacati e gli assessorati al Lavoro e al Bilancio della Regione ed una rappresentanza di consiglieri, si è raggiunto un accordo che prevede la stipula di una convenzione per consentire la prosecuzione del progetto”.

Lo dichiarano, in una nota ufficiale, i consiglieri del Pd Enrico Forte e Simone Lupi e l’esponente di Sel alla Pisana Marta Bonafoni.

“La Regione Lazio  conferma per l’anno 2015 (periodo Ottobre-Dicembre) l’impegno per l’attivazione di una convenzione con gli uffici giudiziari competenti e per la quale ha disponibilità finanziarie pari a 500mila euro. Nel mese di settembre, prima della sottoscrizione definitiva della convenzione, il tavolo si riunirà nuovamente per condividere i contenuti della convenzione stessa, e iniziare il confronto con l’obiettivo di proseguire il progetto anche nel 2016, non escludendo ulteriori proposte ad oggi non previste: i consiglieri regionali confermano l’impegno al reperimento delle risorse necessarie nel prossimo bilancio.
Allo stesso tempo il consiglio regionale si farà promotore dell’apertura di un confronto nel mese di settembre che coinvolga la Giunta e i Parlamentari del Lazio per ricercare soluzioni definitive alla vertenza”.

“Il risultato odierno è frutto di una sinergia che ha l’obiettivo di andare incontro il più possibile alle esigenze dei circa 430 lavoratori che da maggio non percepiscono più nessun compenso e che da mesi attendono una risposta dalle istituzioni. In un clima di grandi ristrettezze economiche, pensiamo di aver messo un primo tassello per consentire la prosecuzione del lavoro di questi uomini e donne il cui operato è diventato sempre più prezioso per consentire il funzionamento degli uffici giudiziari”.

31 Ott, 2014

La sentenza sulla morte di Stefano Cucchi è inaccettabile

Un verdetto che lascia senza parole e con le lacrime agli occhi.

Una sentenza sulla cui giustezza formale e giuridica si esprimeranno gli avvocati, ma che dal punto di vista umano lascia sbigottiti tanto e’ grande il senso di smarrimento e rabbia per un verdetto che tenta di cancellare una assurda morte come quella di Stefano.

Una sentenza quella di oggi che assolvendo i responsabili ‘morali’ della morte di Stefano segna una tra le pagine più tristi ed umilianti della giustizia del nostro Paese

30 Apr, 2014

La morte di Federico, una ferita ancora aperta

Gli applausi di ieri sono un oltraggio a Federico Aldrovandi, alla sua famiglia e a noi tutti. Come rappresentante delle istituzioni ma prima di tutto come cittadina democratica credo non sia possibile accettare che le forze di polizia, deputate alla nostra difesa, applaudano per una morte da loro provocata.

L’episodio di ieri è stato un segnale bruttissimo e purtroppo non l’unico indirizzato nei confronti della famiglia di Federico da una parte di poliziotti. Faccio mio l’appello di Patrizia Aldrovandi, che ha richiamato la politica alle proprie responsabilità: non possiamo e non dobbiamo limitarci alla sola solidarietà. Questo Paese merita di avere finalmente delle forze di Polizia interamente democratiche.

Oggi credo che il modo più sincero per testimoniare in modo totale tutta la mia vicinanza alla famiglia di Federico, sia quello di chiedere al ministro degli Interni di mettere in atto tutte le procedure necessarie per punire eventuali atti non consentiti compiuti dai poliziotti durante il congresso e scongiurare il ripetersi di episodi così vili.