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04 Lug, 2013

Ottima l’attenzione di Ignazio Marino sulle terre pubbliche ai giovani

Condivido a pieno l’iniziativa dei giovani delle associazioni Terra!, daSud e della Cooperativa Co.r.ag.gio che oggi consegneranno al sindaco di Roma, Ignazio Marino, 10mila firme raccolte sulla piattaforma Change.org insieme al Coordinamento romano per l’Accesso alla Terra. Offrire l’opportunità ai giovani agricoltori di poter utilizzare i terreni agricoli abbandonati è una delle migliori strade per uscire dalla crisi attuale.

L’attenzione dimostrata dal sindaco Marino, accogliendo le associazioni, è un primo segnale di interesse da parte delle istituzioni che va sicuramente apprezzato. Con il consigliere regionale di Sel, Gino De Paolis, ad  aprile ho presentato una proposta di legge affinché la Regione Lazio dia inizio ad un censimento delle terre pubbliche e si predispongano le adeguate procedure per la loro assegnazione ai giovani.

In questo modo possiamo creare nuove opportunità lavorative schierandoci anche a favore dell’antimafia e della legalità, mettendo in campo azioni concrete per scongiurare che questi beni comuni vengano sottratti alle cittadine e ai cittadini della nostra Regione.

27 Giu, 2013

La lunga marcia della memoria. + Terra = + Lavoro + Diritti

Sabato 29 giugno
Roma

Evento di chiusura della parte romana. Dallo Spazio daSud a Ciampacavallo in un viaggio nelle terre pubbliche

17.00 – Lunga marcia in bicicletta
in collaborazione con l’associazione ReBike
Partenza in bici dallo Spazio daSud. Arrivo a Ciampacavallo.

18.30 – Visita dell’area di Ciampacavallo e degli orti urbani dell’associazione Terra! onlus

19:00 – Assemblea: #terrepubbliche per i giovani agricoltori
Presentazione risultati della petizione di Cooperativa Coraggio, daSud e Terra! onlus.
Presentazione del dossier di daSud sulle terre pubbliche.

21.00 – Lunga marcia a Teatro
“Ulisse, un lavoratore stagionale”, di e con Don Pasta

Festa di chiusura con apericena e djset

10 Mag, 2013

Favorire i giovani agricoltori per uscire dalla crisi

“L’accesso alla terra per i giovani agricoltori è una delle migliori strade per uscire dalla crisi attuale. Le istituzioni devono iniziare a farsi carico di questo tema”.

A dichiararlo è Marta Bonafoni, consigliere regionale del gruppo ‘Per il Lazio’, che questa mattina ha portato il suo sostegno all’iniziativa del Coordinamento Romano per l’accesso alla terra, che dall’alba di oggi si trova presso la Tenuta di Borghetto San Carlo (Parco di Veio), in via cassia 1450, per protestare contro il mancato rispetto della convenzione tra il Comune di Roma e il costruttore Mezzaroma. Quest’ultimo, infatti, ceduta la proprietà al Comune di Roma nel 2010, avrebbe dovuto ristrutturare il casale a sue spese entro il marzo del 2013, ma l’immobile a tutt’oggi versa in totale stato d’abbandono perché i lavori non sono mai cominciati. I giovani agricoltori promotori del presidio chiedono l’immediato avvio dei lavori di ristrutturazione per trasformare la Tenuta in occasione di lavoro per loro e di creazione di servizi e spazi verdi per la collettività.

“Con il consigliere regionale di Sel, Gino De Paolis – ha aggiunto Bonafoni – ho già presentato una proposta di legge affinché la Regione Lazio avvii un inventario delle terre pubbliche e predisponga le adeguate procedure per la loro assegnazione ai giovani agricoltori”.

14 Dic, 2012

Olive democratiche

RaccoltaOlive

Questo mese vi racconto di un flash mob tutto particolare che vedrà riunirsi intorno a due parole d’ordine fondamentali – sostenibilità ambientale e qualità della vita – un gruppo di uomini e di donne che hanno voglia di mandare un messaggio ai governarti attraverso un’azione antica almeno quanto la pratica dell’agricoltura: la raccolta delle olive. Non è uno scherzo, né un fatto da prendere tanto alla leggera. Proprio per niente. Loro, un gruppo di giovani riuniti intorno alla società agricola Co.R.AG.GIO., la chiamano Agricoltura Urbana Multifunzionale. Funziona così: esiste a Roma un grande uliveto, di proprietà del Comune, che giace senza cura e senza un progetto che lo valorizzi. Solo che la natura mica si ferma di fronte alla scarsa lungimiranza degli uomini, e così su quei grandi alberi le olive stanno crescendo eccome, belle e numerose, pronte (soltanto qualcuno lo volesse) ad essere raccolte, a costituire quindi un piccolo patrimonio per la comunità. A guardarla dall’alto, tipo da una ripresa aerea, questa storia già così somiglia a un mezzo miracolo: un uliveto, rigoglioso, che cresce dentro Roma nonostante la montagna di cemento che da anni senza tregua invade l’Agro Romano! Ebbene di fronte a questo ben di Dio i nostri giovani agricoltori hanno pensato di non voltare la testa, anzi di rilanciare e di far diventare quel pezzo di terra un simbolo, ma anche il segno concreto di una possibilità di riscatto per l’economia romana, per il suo bisogno di lavoro sempre più stringente sotto la crisi, e contemporaneamente un modello di sviluppo davvero alternativo, democratico, che coinvolga la cittadinanza in progetti condivisi e realmente partecipati. Così potrebbe avvenire anche per l’oliveto del Comune di Roma abbandonato al suo destino. Questo l’elenco delle opportunità che il ricorso a un’Agricoltura Urbana Multifunzionale potrebbe consegnare alla comunità: spazi per le persone e per la formazione, fattorie didattiche, ristorazione di qualità e accessibile, acquisti a filiera corta, lotti per gli orti urbani, spazi per lo sport, agricoltura biologica con impiego di energie rinnovabili, recupero delle attività artigianali, avvicinamento al mestiere degli agricoltori. Al di là del flash mob, quando l’ho letto, questo progetto legato alla valorizzazione di un uliveto pubblico romano una cosa mi ha evocato: un pezzo di un programma di governo. Nuovo e giusto.

(articolo pubblicato sul numero di dicembre 2012 del Paese Sera)