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07 Apr, 2017

La scuola la centro è il miglior investimento per la politica

Oggi per la consegna del kit3D della RegioneLazio sono stata all’Istituto Vincenzo Gioberti di Trastevere, il “liceo alberghiero” come dice con sacrosanto orgoglio la dirigente scolastica.

Ho trovato una scuola straordinaria: piena di energia, voglia di fare, sorrisi.
Mille progetti che parlano di inclusione, dell’incontro con gli altri, del recupero della tradizione che si sposa con l’innovazione, col coinvolgimento delle famiglie e di tutto il corpo docente.

I ragazzi di sala, le pasticcere, la cucina, la caffetteria: un posto bello, pensato ogni giorno per consegnare un futuro possibile ai 1200 tra ragazzi e ragazze che lo frequentano.

La forza dell’applauso che ha accolto in aula magna la consegna dei tablet, della stampante e dello scanner 3D stava ad indicare una cosa senza dubbio: una comunità coesa, cooperativa, appassionata.

Giusto allora stare accanto a realtà come queste, per aiutarle a crescere. Fondamentale insistere nel battere lo stesso tasto: la scuola al centro.

E’ il miglior investimento che può fare la buona politica.

07 Lug, 2015

Formazione, la Regione investe sul futuro

“E’ una iniziativa molto importante che semplifica e fornisce alle imprese il sostegno della Regione per formare e investire sulle risorse migliori del territorio.” Cosí in una nota Marta Bonafoni, Consigliera Sel alla Regione Lazio, commentando il risultato del bando sulla formazione presentato questa mattina dal Presidente Zingaretti e il Vicepresidente, Smeriglio.
“E’ un percorso nato dal momento dell’insediamento di questa amministrazione che vuole puntare sull’innovazione e sulla ricerca per dare nuovo impulso allo sviluppo del territorio. Lo abbiamo fatto con una legge sull’istruzione e la formazione e continuiamo creando le condizioni affinché le aziende e le imprese del Lazio possano trovare nell’Istituzione il partner ideale per investire con fiducia nel futuro.
Migliaia di lavoratori coinvolti, tante le competenze in campo, ulteriori 20 milioni di euro le risorse che saranno a disposizione dalla fine dell’anno e che si uniscono agli attuali 14,5 milioni: un fatto concreto per trasformare la Regione e aggredire la crisi che sta attraversando anche la nostra realtà.”

04 Dic, 2014

Formazione, una legge buona che risponde a bisogni veri e urgenti

Con l’approvazione oggi in Commissione Cultura della proposta di legge 183, “Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione professionale” la Regione Lazio fa un passo avanti verso la realtà: quella dei dati in continua crescita sulla dispersione scolastica, quella dei cosiddetti “neet” – ragazzi che non studiano, non lavorano, non si adoperano in nulla – altra faccia della piaga della disoccupazione giovanile, quella di un sistema che aspettava risposte nella nostra Regione da 11 anni.

Con la norma voluta dall’assessore alla Formazione Massimiliano Smeriglio, che adesso dovrà passare dall’esame e dal voto dell’aula del Consiglio Regionale, colmiamo un vuoto e mettiamo la Regione nelle condizioni di programmare e governare il sistema dell’istruzione e formazione rivolta ai minori, togliendolo dall’ambito dell’arbitrio e dell’incertezza sulle risorse.

Il testo licenziato dalla Commissione accoglie grazie all’approvazione di alcuni importanti emendamenti di cui ero prima firmataria le richieste di miglioramento che ci erano arrivate durante le audizioni dalle forze sindacali ascoltate: abbiamo inserito il riferimento agli studenti diversamente abili in un’ottica di integrazione nel processo e nei programmi scolastici, abbiamo esplicitato la necessità di armonizzare e integrare il lavoro degli istituti privati con quelli pubblici, chiarito il percorso del cosiddetto “3+1”. Infine la norma approvata oggi salvaguarda i livelli occupazionali già presenti ad oggi nel mondo della formazione garantendo da questo punto di vista anche la qualità del lavoro (e dei contratti) all’interno degli istituti.

Questa legge di sistema affianca al tema della formazione professionale quello della programmazione, della valutazione e della responsabilità, a tutela del bene comune. Interviene infatti per: definire i requisiti delle istituzioni chiamate ad assicurare i livelli essenziali di prestazione previsti dalla normativa nazionale; pianificare su base triennale il volume dell’attività di formazione. Garantire la libertà di scelta formativa, l’innalzamento dei livelli culturali e professionali, assicurare la certezza dell’offerta per favorire la scelta da parte dei ragazzi, il riconoscimento delle competenze, l’inserimento e la permanenza nel mondo del lavoro. E, allo stesso tempo, sviluppare l’interazione tra istruzione e formazione professionale, nonchè mettere in relazione le politiche dell’istruzione e della formazione con quelle del lavoro.

Una legge buona, capace di guardare in faccia la realtà, senza barriere ideologiche, con la volontà unica di dare risposte ai bisogni dei giovani e giovanissimi e delle famiglie del Lazio.