Top

22 Nov, 2017

Acqua, tempo scaduto. La giunta proceda nella definizione degli ambiti

“Tempo scaduto. Siamo al punto della decisione: la Giunta deve procedere velocemente alla definizione degli Ambiti idrografici, perché questa è la scelta fatta, a partire dalla legge 5/2014, passando per le proposta di legge 238, dalle Mozioni e dagli Ordini del giorno approvati in Consiglio, fino alle dichiarazioni del Presidente Zingaretti in varie occasioni pubbliche.” Così ha replicato Gino De Paolis, Capogruppo di Insieme per il Lazio, alla risposta della Giunta alla interrogazione presentata da Insieme per il Lazio, per conoscere i tempi per l’approvazione da parte della Giunta degli Ambiti territoriali idrografici, legati alla legge 5/2014 e alla possibilità di pubblicizzazione della gestione del servizio da parte dei Comuni.

“Ringrazio pertanto l’Assessore Fabiani- ha proseguito De Paolis- che in Aula ha risposto per conto della Giunta, alla interrogazione presentata da Insieme per il Lazio, per sapere come la Regione intende procedere per la definizione degli Abi e per aver ribadito una presa d’atto, vale a dire la volontà di questa maggioranza di procedere nella direzione indicata dal Consiglio. Occorre però stabilire tempi certi ed accelerare su questo iter. La fine della legislatura è ormai vicina e il tema in questione non è solo un fatto di estrema importanza, in grado di caratterizzare politicamente questa amministrazione, ma è anche il modo con cui si rispetta l’impegno preso con gli elettori in coerenza con quanto espresso nel Referendum del 2011 da milioni di cittadini. Proprio per questo siamo soddisfatti che l’assessore Refrigeri, competente in materia, abbia fissato un appuntamento con i Comitati dei cittadini in difesa dell’acqua pubblica, il prossimo 29 novembre. Un incontro, per cui ci siamo fatti ambasciatori e la cui data è un altro segnale che mostra la volontà politica di procedere.

L’acqua pubblica e la possibilità per i Comuni di scegliere la modalità con cui gestire il servizio sono due aspetti imprescindibili di civiltà, sui quali non intendiamo fare neanche un passo indietro”. A dichiararlo Gino De Paolis, Capogruppo, Marta Bonafoni, Daniela Bianchi, Rosa Giancola e Riccardo Agostini Consiglieri di Insieme per il Lazio.

13 Dic, 2012

Fermenti al voto

foto_roma_0031

Nonostante l’incertezza, nonostante il quadro tutt’altro che definito (o forse a ben vedere proprio in ragione di quello) che segna l’avvicinamento alle prossime elezioni amministrative a Roma, c’è una bella fibrillazione in città, fra i comitati cittadini e i movimenti che guardano con ansia e interesse al le prossime scadenze elettorali. Basta guardare sotto e oltre i titoli dei giornali, le dichiarazioni e gli schieramenti per accorgersene, basta anche solo partecipare a una qualche mailing-list per essere travolti da una mole notevole di messaggi che dicono tutti – dal proprio punto di osservazione – la medesima cosa: vediamoci, parliamone, e proviamo a contare davvero qualcosa ora che si apre la campagna elettorale. L’assunto per tutti è uno: far sì che quella partecipazione tanto sbandierata dal centro-sinistra nell’era pre-Alemanno, e restata lettera morta fino alla disfatta elettorale che ha consegnato la città alla destra, stavolta brilli di luce vera, e proficua, già nella fase della costruzione dei programmi e del consenso. Certo, per qualcuno questo ragionamento dovrebbe portare senza dubbio alla creazione di una lista, magari anche di un candidato espressione stessa del variegato mondo dei comitati cittadini, altri invece pensano sia più giusto e realistico concentrarsi su un’azione efficace di pressing (o lobbying, per dirla all’americana), per una presa di parola che riesca a pesare sul tavolo dei candidati sindaci… differenze non da poco, ma poco rilevanti ai fini del nostro ragionamento. Quella che ci interessa ora è un’ altra angolatura della questione, il “fermento” che vive e sopravvive in città nonostante il combinato disposto tra la crisi e il cattivo governo degli ultimi anni. Roma è una città “viva”, si legge ad esempio nell’appello per La Roma che vogliamo firmato tra gli altri da Berdini, Scandurra, Asor Rosa, Ferrarotti, una città ricca di “fermenti” che prendono di volta in volta la forma dei gruppi d’acquisto solidali, degli orti urbani, dei comitati per la riduzione dei rifiuti o in difesa dell’Agro Romano, dei ciclisti urbani. Una galassia composita, a tratti dispersiva o peggio persa nelle proprie beghe e divisioni, ma certamente portatrice di saperi e competenze costruiti in anni di resistenza dal basso, e disinteresse della politica. Sarebbe bello e utile riuscire a far diventare tutto questo “maggioranza” senza consegnarlo nella mani di Grillo.

(articolo pubblicato sul numero di novembre 2012 del Paese Sera)