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Quanto è accaduto a Torre Maura è di una gravità senza precedenti: un sedicente comitato di quartiere organizzato e fomentato dai neofascisti, una strada messa a ferro e fuoco, le auto in fiamme e quel linciaggio diretto a dei tozzi di pane. Quindi il finale: l’amministrazione Raggi che rinuncia al trasferimento delle famiglie rom e si appresta a spostarli – uomini, donne e bambini come fossero pacchi – chissà dove.

Tutto sbagliato: sbagliato non essere stati in grado di concertate e programmare prima col territorio, e di costruire una rete di accoglienza diffusa e non dentro all’ennesimo ghetto, fuori dalla burocrazia e facendo leva sulle migliori forze sociali e del civismo, che parlano – nonostante tutto – il linguaggio dell’inclusione. Sbagliato non dare risposte a tutto tondo alle periferie della nostra città: sui servizi, sul verde, sulla cultura. Sbagliato infine, arrivati a questo punto, aver fatto un passo indietro di fronte a una folla che urlava ai rom: “Dovete morire di fame!”. La peggiore risposta che si potesse dare all’emergenza di questa notte.

Serve un cambiamento reale in questa città, serve arginare l’incompetenza del Movimento Cinque Stelle ed evitare un’uscita da destra – anzi da destra estrema – all’attuale esperienza di governo pentastellato.

 

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