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Un grande Parco che va da Caracalla a Monte Cavo, come l’aveva sognato Antonio Cederna.

Questa la proposta di legge che oggi abbiamo depositato in Consiglio regionale, con il collega Marco Cacciatore, che prevede l’allargamento del perimetro del Parco Regionale dei Castelli Romani e il suo congiungimento con quello dell’Appia Antica. L’area di circa 700 ettari che proponiamo di integrare nel Parco dei Castelli è un elemento di cerniera tra le due aree protette e intende rafforzare la connessione ecologica tra questi due sistemi  ambientali, per far crescere un sistema territoriale di straordinario pregio, come quello archeologico e storico culturale che parte dal centro della capitale e giunge ai Castelli. L’ampliamento infatti include l’antica città di Boville, fondata da coloni di Alba Longa nel territorio del Comune di Marino, e la Tenuta dei Francesi nel Comune di Ciampino, area già sottoposta a tutela con Decreto Ministeriale da oltre cinque anni, a seguito dello straordinario ritrovamento dei resti della villa di Messalla e delle statue legate al mito di Niobe.

Una buona  parte delle aree alle pendici dei Castelli, poi sono già sottoposte a tutela paesaggistica dal Decreto di vincolo recentemente confermato dal TAR del Lazio e costituiscono un esempio di bene identitario connotativo del paesaggio dell’agro romano. La proposta di legge stabilisce anche la possibilità di costituire tra i due Enti di gestione forme di cooperazione ed intesa per promuovere e favorire la fruizione e l’accessibilità dei due Parchi regionali. 

Una grande possibilità di mettere a sistema un patrimonio naturalistico, paesaggistico e culturale che deve diventare sempre più motore di un’economia territoriale incentrata sull’ambiente e il turismo sostenibile

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