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Rubrica n.23 in diretta su #RadioPopolare

14 maggio, forse è il giorno del governo Lega-M5S. Due checkpoint attendono i nomi, a partire da quello del Presidente del Consiglio: il primo si chiama Mattarella, il secondo sono i numeri in Parlamento. Con 30 voti di scarto alla Camera e appena 6 al Senato nessuna casella può essere lasciata al caso.

“Stiamo scrivendo la storia e ci vuole tempo…”, ha detto però Luigi Di Maio ieri ai cronisti che lo ricorrevano chiedendo nuove.

Ma delle cose succedono nel frattempo!

Mentre loro scrivono la storia bruciano gli operai: alle Acciaierie Venete 90 tonnellate di piombo fuso sono cadute come una bomba addosso a 4 operai. Due di loro li hanno trovati senza vestiti, se li è mangiati il fuoco. Sono gravissimi.

Mentre loro scrivono la storia picchiano i fascisti, come quelli della spedizione squadrista del Benedetto da Norcia di Roma che venerdì appena dopo il suono della campanella hanno aggredito a suon di casco due studenti. “Aggressione di stampo fascista”, non ha dubbi il preside.

Mentre loro scrivono la storia per fortuna ogni tanto le commesse vincono. Sempre Valeria, sempre la storia del reintegro all’outlet di Castel Romano… tornerà al lavoro domenica 20 maggio. Dice che arriverà due ore prima del turno, indosserà una maglietta con su scritto I’M BACK e passeggerà tra i negozi dimostrando con il suo passo che sì, ogni tanto le battaglie giuste si possono vincere.

Qui puoi riascoltare il podcast.

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