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‘Roma Futura’ presenta le sue proposte per una Capitale egualitaria con Roberto Gualtieri

Diritto alla casa, quartieri di interesse prioritario, reti inclusive di sostegno, lavoro di qualità,  pari opportunità per costruire la ‘Città dei diritti’. Domani appuntamento alle 18,30 al Fusolab con Fabrizio Barca

Trasformare Roma in una città egualitaria. È questo il sogno e l’obiettivo delle proposte presentate dalla lista civica femminista, egualitaria, ecologista ‘Roma Futura’ insieme al candidato sindaco del centro-sinistra Roberto Gualtieri, nell’incontro ‘La città dei diritti’ che si è svolto oggi pomeriggio da Snodo, in via del Mandrione.  Al centro dell’iniziativa i temi della casa e dell’abitare, dei diritti, del lavoro, della costruzione di reti inclusive di sostegno sul territorio e di nuove opportunità per tutte e tutti.

All’incontro, introdotto e moderato dalla candidata al Consiglio comunale per ‘Roma Futura’ Daniela Patti e accompagnato dall’interprete Lis, sono intervenuti: Giovanni Caudo, presidente del Municipio III e capolista di ‘Roma Futura’; Marta Bonafoni, consigliera della Regione Lazio e presidente di POP idee in Movimento; Paula Marques, assessora alla Casa e allo Sviluppo Locale del Comune di Lisbona; Gabriele Rabaiotti, assessore alla Casa e alle Politiche Sociale Comune di Milano; Alessandro Capriccioli, consigliere della Regione Lazio; Ezio Manzini, di Desis Network; Francesca Danese, del Forum Terzo Settore; Giuliana Martin, della cooperativa Eureka; Sonia De Oliveira, abitante di Corviale; Daniele Paielli, del piano di zona Monte Stallonara; Roberto Zarra, della scuola Iqbal Masih-i.c. ‘Simonetta Salacone’; Giuliano Frittelli, dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti-UICI Roma; Ugo Gallo, della Cgil Roma e Lazio; Cosimo Rega, detenuto in semilibertà; Josef Yemane Tewelde, italiano senza cittadinanza; le candidate di ‘Roma Futura’ Rosaria Clemente (Municipio X) e Valeria Giura (Municipio IV); Samir Abdelkhalik Omran Mohamed, candidato di ‘Roma Futura’ al Municipio X.

“C’è bisogno di un tavolo permanente del sociale, che includa e faccia rete con tutte le realtà attive sul territorio, dalle associazioni al Terzo Settore, a chi ogni giorno mette in campo il suo impegno per costruire una città più equa e inclusiva- hanno dichiarato CaudoBonafoni Capriccioli Roma è una città di disuguaglianze, la pandemia lo ha evidenziato in modo impietoso. Non si può fare da soli, Roma Capitale nel sociale non basta a se stessa. Occorre un patto di cooperazione, co-progettazione e co-programmazione tra il Comune e le realtà che già operano nel territorio e che durante la pandemia sono state una risorsa decisiva per aiutare le persone in difficoltà. Per costruire una piena Città dei diritti dobbiamo ripensare al concetto di ‘periferie’, dove vive la maggior parte della popolazione romana. È soprattutto lì che dobbiamo essere presenti, a tutti i livelli. Roma può diventare una città inclusiva, ma per farlo occorrono scelte radicali, in cui le persone, con i loro concreti bisogni, siano al centro delle politiche”.

Un esempio del ripensamento del concetto di città dicotomica centro-periferia viene da Lisbona, dove non si parla più di periferie ma di ‘quartieri di interesse prioritario’, grazie a una narrativa basata sulle politiche di inclusione del programma Bip/Zip e a un nuovo modo di concepire il piano regolatore, dove queste aree non sono ghettizzate ma identificate con indicatori che stabiliscono gli interventi prioritari da realizzare.

Primo fra tutti una politica abitativa in grado di assicurare a tutte e tutti il diritto alla casa, con affitti calmierati e servizi di prossimità efficienti, a partire da una mobilità capillare e accessibile. Fondamentali poi sono i percorsi di reinserimento lavorativo e sociale per le persone detenute, a cui vanno affiancati interventi sulla qualità delle carceri, da intendere come luoghi di riabilitazione integrati alla città, non come spazi isolati di reclusione.

Perno delle politiche sociali dovrà essere anche il lavoro, di qualità e non precario, una partita in cui il Comune di Roma può fare la differenza attraverso le partecipate, gli appalti e processi di internalizzazione che mettano finalmente al bando forme di occupazione povera e intermittente.

Ma #RomaEgualitaria dovrà essere anche Capitale delle differenze, antirazzista e antisessista, in cui il diritto alla cittadinanza e alla piena partecipazione politica e culturale possa diventare patrimonio delle comunità che compongono la trama multiculturale del tessuto sociale romano, a partire dal laboratorio di inclusione per eccellenza: la scuola.

Tutti temi che, intrecciati a quelli dei cambiamenti climatici e del diritto alla salute, saranno al centro di un altro importante incontro. Domani, giovedì 23 settembre, accanto a ‘Roma Futura’ ci sarà, infatti, il coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità Fabrizio Barca, che dialogherà con Marta Bonafoni Giovanni Caudo, con la deputata ecologista e componente dell’ufficio di presidenza di Green Italia, Rossella Muroni, e con il giornalista, scrittore e attivista della Rete dei Numeri Pari Giuseppe De Marzo, proprio a partire dal libro di quest’ultimo ‘Radical choc’.

L’appuntamento è alle ore 18,30 al Fusolab di viale della Bella Villa 94.

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