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Oggi alla Sala Tirreno della Regione Lazio abbiamo incontrato trecento studenti e studentesse, dirigenti scolastici ed insegnanti per parlare di “buona” alternanza scuola-lavoro.

Oltre la legge, le molte cose che non ci piacciono e ciò che invece può funzionare, c’è la scelta della Regione per una sua attuazione “avanzata”: per questo l’amministrazione regionale ha approvato le linee guida per la sua applicazione in modo che al centro ci siano gli studenti, che i progetti vengano condivisi e studiati insieme, che il lavoro non venga scelto “pur-che-sia” ma in linea con il percorso didattico, con le passioni e le competenze, perché i ragazzi e le ragazze imparino cosa significa sicurezza sul lavoro e dove siano i loro diritti.

Massimiliano Smeriglio, vicepresidente, e Claudio Di Bernardino, assessore al lavoro, si sono nuovamente impegnati perché tutto questo diventi realtà, e affinché si trovi la strada, all’interno delle competenze regionali, affinché il destino di ciascun giovane diventi frutto delle sue scelte.

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