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Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la mozione a nostra prima firma che impegna il presidente e la Giunta a esprimere solidarietà nei confronti di Marco Omizzolo, ricercatore da anni impegnato nella lotta contro il caporalato nella zona dell’Agro Pontino e vittima di continui attacchi per il suo lavoro, così come a tutte le lavoratrici e i lavoratori che si trovano costretti in condizioni di sfruttamento.

Omizzolo, sociologo, da anni denuncia le vergognose condizioni di sfruttamento a cui sono sottoposti braccianti e lavoratori dell’Agro Pontino e per questo è bersaglio di continui attacchi. Ultimo in ordine di tempo quello dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini, avvenuto dopo che Omizzolo aveva raccontato la vicenda di un bracciante che nello scorso mese di marzo aveva denunciato il suo ex datore di lavoro per averlo licenziato, malmenato e gettato in un fosso in seguito alle sue richieste di dispositivi di protezione anti coronavirus. Procaccini ha additato Omizzolo come autore di una campagna denigratoria della buona imprenditoria locale, esponendolo così a una campagna di aggressioni e di odio sui social.

È intollerabile che il prezioso lavoro di informazione e di attivismo svolto da Marco Omizzolo sia minato dai continui attacchi nei suoi confronti. La lotta al caporalato è una priorità per la Regione Lazio che nell’agosto dello scorso anno ha approvato una legge importante per contrastare lo sfruttamento dei lavoratori del Sud Pontino: oggi lo abbiamo ribadito”.

Così in una nota Marta Bonafoni e Alessandro Capriccioli, rispettivamente capogruppo della Lista Civica Zingaretti e di + Europa Radicali al Consiglio regionale del Lazio.

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