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Siamo contenti che i rappresentanti dell’azienda Mediaset intervenuti oggi presso la IX Commissione ‘Lavoro,formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio’ del Consiglio regionale abbiano dichiarato “ancora aperta” la trattativa intorno ai 29 trasferimenti annunciati negli scorsi giorni ad altrettanti lavoratori e lavoratrici. È evidente però che nessuna trattativa può essere credibile se restano sul tavolo le lettere già inviate e che di fatto hanno inaugurato il countdown che vedrà costretti i lavoratori ad optare entro l’11 novembre.

Non si può trattare con una pistola carica sul tavolo. Non si può dare un tempo così breve per una decisione tanto impegnativa che coinvolge non solo il piano lavorativo ma le stesse vite di giornalisti e giornaliste con famiglie, figli iscritti a scuola e persino situazioni di assistenza e fragilità testimoniate dalle 5 lavoratrici titolari dei benefici previsti dalla legge 104 raggiunte anch’esse dalla lettera di trasferimento.

Il fatto che tuttoquesto avvenga in assenza di un piano industriale che spieghi che fine farà, insieme ai lavoratori, anche la qualità dell’offerta informativa di News Mediaset rende la vertenza ancora più complessa.

Da ultimo, la perdita di quasi 150 maestranze del settore informativo solo negli ultimi 2 anni è la storia di un indebolimento della tenuta democratica di cui l’informazione rappresenta un baluardo imprescindibile e insieme del progressivo impoverimento della forza di attrattività imprenditoriale di Roma, la nostra città, la Capitale d’Italia. Una rotta che dobbiamo invertire.

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