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I report sul divario di genere, a livello mondiale, confermano la necessità nel nostro paese di interventi volti a ridurre il gender gap in tutti i settori. Come Regione Lazio, a tal fine, anche attraverso le strategie di gara, mettiamo a disposizione ingenti risorse – 190 milioni – per ristabilire la parità e premiare quelle imprese del nostro territorio attente alle politiche di genere.

Nell’ambito dei servizi di pulizia, sanificazione e manutenzione degli immobili, dei servizi postali e di cura, attraverso questa misura, assegneremo punti – pari a circa il 13% del punteggio complessivo dei bandi di gara – a chi all’interno del proprio organico dimostrerà la presenza di donne nei ruoli apicali, l’assenza di verbali di conciliazione ed una attenzione per la sostenibilità sociale.

La prima sfida, come più volte affermato, è culturale, per questa ragione riteniamo sia importante aprire una nuova strada che riconosca incentivi a tutte quelle realtà della nostra Regione che nella loro quotidianità non praticano disparità. Il tema della differenza salariale e delle discriminazioni nei luoghi di lavoro, come la cronaca conferma, è realtà e sovvertire questa situazione, che affligge le potenzialità di crescita e sviluppo dell’Italia, è più che mai urgente; auspico che interventi di questo tipo possano trovare sempre più applicazione, in tutti i settori. La Regione Lazio, guidata da Nicola Zingaretti, sta facendo la propria parte, ora le altre Istituzioni laziali e non si uniscano in questo cammino, tortuoso ma non impossibile.

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