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L’estrema destra e i movimenti Pro-Vita stanno cercando di trasformare il quarantesimo anniversario della legge 194 in un ritorno al Medioevo, a una stagione senza diritti.

Prima il cartellone all’Aurelio, oggi lo striscione davanti alla Casa Internazionale delle Donne, presa di mira non a caso perché luogo dell’autonomia e della libertà delle donne.
Questi attacchi vanno fermati e condannati senza appello. Tornare indietro sulla strada dei diritti non si può: la vera strage – per chi fa finta di non ricordarlo – era quella che si consumava prima del 1978, quando le donne morivano di aborto sole e in clandestinità.
Semmai oggi la battaglia non può che essere quella per la piena e giusta applicazione della legge 194

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