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Non lo so.
Per me è stato un sacco di cose: un amico, un maestro, un confidente. L’unico prete da cui mi sarei fatta sposare se mi fossi sposata, da cui avrei fatto battezzare Rocco se lo avessi fatto battezzare.

Don Roberto Sardelli se n’è andato, me lo ha comunicato una telefonata triste, poco fa.

Mi mancherà, e mancherà a questo nostro tempo presente. Il prete dei baraccati, degli ultimi, degli emarginati. Il prete dell’Acquedotto Felice e della Scuola 725.
Il prete semplice e colto che quando veniva in radio col suo mucchio di fogli pieni di appunti si faceva silenzio, perché iniziava una lezione, sempre: sulla giustizia, sulla città, sull’emancipazione.

Don Roberto, oggi ti piangono almeno tre generazioni di uomini e di donne. Giovani ed ex giovani, che ora hanno in mano il tuo messaggio. Per renderlo verità.

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