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Ancora una volta dal Campidoglio, anziché guardare alla realtà e lavorare per dare risposte ai romani ed alle romane che da tempo attendono segnali da parte dell’amministrazione Raggi, proseguono le discussioni al solo fine di non riconoscere la responsabilità dei ritardi nella gestione dei bonus affitti. Ripeto: quanto già avvenuto con i buoni spesa non ha insegnato nulla.

La X Commissione del Consiglio regionale del Lazio, a cui ieri hanno partecipato l’assessore regionale Massimiliano Valeriani e l’assessora comunale Valentina Vivarelli, ha portato alla luce un dato di fatto: è stata data la possibilità ai Comuni di trasferire direttamente alla Regione Lazio i dati sul fabbisogno, Roma Capitale – assieme ad altri 61 Comuni del Lazio – non ha usufruito di questa possibilità. Nonostante ciò la Regione Lazio è intervenuta a sostegno della Capitale trasferendo, senza attendere la pubblicazione dell’avviso, 12 milioni di euro e rinviando ad una fase successiva i controlli; un ulteriore fondo di 13 milioni è stato stanziato dall’amministrazione regionale per coprire le richieste dei Comuni e per evitare che i romani fossero penalizzati dal riparto.

Le 49.000 richieste per i bonus affitti palesano a Roma una situazione drammatica che implica, per prima cosa, velocità da parte delle istituzioni. C’è un pezzo della Città – assieme a quelle realtà del Terzo settore che in questi mesi hanno sostanzialmente sostituito il Comune di Roma – che da settimane chiede l’intervento del Campidoglio, ma ad oggi non sono ancora chiari i meccanismi per erogare i fondi. Le povertà e le disuguaglianze aumentano, l’amministrazione capitolina deve fare di più prima che si arrivi al punto di non ritorno.

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