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Un nuovo passo importante che si muove nella direzione del rilancio di una nuova sanità per il Lazio, capace di garantire effettiva tutela e il diritto alla salute, riconoscendo le giuste garanzie ai lavoratori, reclutando nuovo personale, implementando nuove strutture e recuperando quelle esistenti.

Il costante dialogo tra Regione e la Cgil di Roma e del Lazio oltreché con il Coordinamento comitati “Forlanini proprietà pubblica bene comune”, ha portato oggi ad un primo importante risultato: la necessità di convocare un tavolo di confronto circa il futuro dell’ex ospedale Forlanini, in cui verranno ascoltate le parti sociali e le associazioni di settore.

La riattivazione del plesso è una questione cruciale che, soprattutto in questa nuova fase dell’emergenza Covid, va a incentivare quel dialogo in merito alla necessità di costruire un piano capace di rispondere adeguatamente al nuovo allarme e sul rafforzamento del sistema e della rete sanitaria nella nostra Regione.

Bene le proposte avanzate dal sindacato, in particolare quella in merito all’apertura di una RSA pubblica: sul sistema delle RSA – fortemente messo in crisi durante la pandemia – la Regione Lazio era intervenuta proprio negli scorsi giorni che attraverso un accordo con le sigle sindacali, si è impegnata a realizzare un nuovo sistema di assistenza pubblica, dimostrando di aver imparato la dura lezione inferta dal virus.

Il recupero dell’ex nosocomio si andrebbe inoltre ad inserire in una strategia di riqualificazione e di valorizzazione del tessuto sociale di Roma, che – partendo proprio dalla riapertura di presidi e poli territoriali – andrebbe a potenziare le rete sociosanitaria, rispondendo a bisogni di salute e di servizi della collettività.
Una scelta strategica per la città che, attraverso l’utilizzo fondi europei della nuova programmazione 2021-2027 e le risorse a fondo perduto derivanti dal recovery fund, garantirebbe una risposta importante per la gestione delle crisi sanitarie, anche in vista della possibile scelta di questo plesso come sede dell’Agenzia europea per la Ricerca Biomedica.

Importantissimo in questa fase operare con la massima diligenza, per garantire alle cittadine e i cittadini – impegnati costantemente nel contrasto alla diffusione del virus – servizi pubblici, assicurando il pieno funzionamento delle strutture sanitarie, sociali e culturali.

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