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Finalmente il Lazio ha il proprio piano di governo del paesaggio che permette di tutelare e valorizzare il grande patrimonio di beni culturali, naturali e paesaggistici della nostra  Regione.

Uno strumento che restituisce un quadro di regole certe e fondamentali per tutte le  comunità chiamate a gestire e programmare il futuro dei propri territori.

Nel Piano approvato sono ricompresi ulteriori beni paesaggistici, come l’area del Lago ex Snia che dal 2019 è stato riconosciuto Monumento Naturale, un fatto fondamentale che rafforza le disposizioni di tutela per questo straordinario miracolo di biodiversità che resiste in uno dei tessuto urbanizzati di maggior densità della Capitale.

Proprio a tutela di questo straordinario ecosistema il Consiglio regionale ha approvato contestualmente un ordine del giorno a mia prima firma, che impegna la Giunta a dare mandato alla struttura regionale competente di procedere ad una formale diffida nei confronti dei proprietari dell’area, per la demolizione della struttura in cemento armato in parte sommersa presente nel Lago ex Snia, al fine di garantire la piena integrità ed incontaminatezza degli habitat naturali presenti e la rapida conclusione del procedimento di demanializzazione del bene attualmente in corso.

L’orribile scheletro di cemento armato altera la biodiversità del lago, compromettendone la conservazione, e configura peraltro un’ipotesi di reato. Solo attraverso il suo rapido abbattimento possiamo arrivare a un riconoscimento pieno del valore naturalistico e di biodiversità che il Lago dell’EX Snia ha per la Capitale. Sono da sempre al fianco del lago che ancora combatte, per renderlo libero, per donarlo a Roma e sono contenta di aver aggiunto un tassello importante al lavoro collettivo di salvaguardia di questo prezioso bene pubblico.

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