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Esprimo grande soddisfazione per la nascita ufficiale del Biodistretto Etrusco Romano nei territori di Fiumicino e Cerveteri, alla cui presentazione ho partecipato stamattina nello splendido Castello di Torre in Pietra.

Un progetto che ho visto nascere e ho potuto affiancare lungo il suo percorso, a partire dalla legge sui biodistretti approvata nel giugno del 2019 dalla Regione Lazio che, prima in Italia, ha deciso di investire sulla tutela della biodiversità, su buone pratiche rurali e saperi locali, sulle comunità che diventano protagoniste di un nuovo modello di sviluppo basato sull’agricoltura biologica, coniugando identità e tradizione da un lato, e innovazione dall’altro. Una norma, insomma, che guarda a quello sviluppo ecosostenibile che ci siamo resi conto essere l’unica strada percorribile, specie dopo il Covid, e che si è arricchita nel tempo del regolamento sui biodistretti e di sei delibere di riconoscimento (Castelli Romani, Lago di Bolsena, Etrusco Romano, Valle di Comino, Via Amerina e delle Forre, Maremma Etrusca e dei Monti della Tolfa).

Proprio ai biodistretti la Regione ha deciso di destinare 400mila euro, grazie a un bando – in scadenza il 10 novembre – che permetterà di finanziare progetti su sviluppo dell’agricoltura biologica e sostegno della filiera agroalimentare, ma anche su azioni di informazione e sulla realizzazione di studi e indagini di mercato. La strada giusta per attraversare le grandi sfide della contemporaneità che potremo superare solo attraverso il recupero del grande patrimonio di cultura agricola della nostra Regione, ma con lo sguardo rivolto al futuro.

https://www.regione.lazio.it/documenti/75144

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