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Sembra una barzelletta di cattivo gusto la mozione che Fdi e Lega hanno presentato in Campidoglio. Con la presunta scusa della natalità, i due movimenti di destra come di consueto sferrano il loro solito attacco al corpo e all’autodeterminazione delle donne. Peraltro partono da un punto di vista completamente erroneo: è di questi giorni la notizia che il primo anno di pandemia ha portato a un aumento della natalità, a Roma come nel resto d’Italia. Provocatoriamente poi chiedono che la Capitale diventi “Città per la vita”, locuzione con la quale si tende a occultare il tentato ridimensionamento della legge 194, così come è anche evidente dalla volontà di inserire nei consultori delle figure “a sostegno della vita”. Una proposta continuamente presentata e per fortuna continuamente bocciata. Bizzarro poi il riferimento alle “feste della famiglia”, a quale tipo di famiglia si riferiscono? Una mozione volgarmente anacronistica che ignora le lotte che nel resto del mondo le donne stanno facendo per il diritto all’aborto, in Argentina come in Polonia, e che ci costringe ancora a difendere concetti che dovrebbero essere acquisiti. Non è più tollerabile questa destra oscurantista. Roma è già una città della vita perché è la città delle donne libere.

 

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