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Oggi siamo venuti a Latina non a caso, non per celebrare, ma per ribadire il nostro impegno nella lotta allo sfruttamento in agricoltura e al caporalato. Abbiamo inaugurato, nella Giornata Mondiale per la sicurezza sul lavoro, con un’opera di Dante Mortet dedicata al tema del bracciantato e del caporalato nell’Agro Pontino che rappresenta il calco delle mani dei braccianti ribelli, che hanno saputo denunciare padroni e caporali.

L’occasione era l’evento `Le mani del rispetto`, promosso dal Centro studi Tempi Moderni in collaborazione con Roma Best Practices Award `Mamma Roma e i suoi figli migliori` e `Mani Artigiane` di Dante Mortet, e sostenuto dalla Rappresentanza italiana della Commissione Europea e realizzata su felice impulso di Paolo Masini, Presidente di Roma BPA e Marco Omizzolo – presidente di Tempi Moderni e sociologo Eurispes.

Una scultura simbolo dell’impegno contro ogni tipo di sfruttamento, razzismo, politiche discriminatorie, ricattabilità ed emarginazione. Due anni fa con la Regione Lazio abbiamo elaborato una legge che univa il tema dei diritti essenziali a quello della repressione del caporalato. Abbiamo voluto inserire la vita e i diritti di uomini e donne che lavorano in agricoltura: da quello alla salute, a quello ai trasporti dal diritto al welfare a quello, fondamentale, di poter capire e comprendere i propri diritti. Anche in questa difficile fase di pandemia la Regione si è mossa per tutelare i lavoratori e le lavoratrici in agricoltura. Il contrasto allo sfruttamento nella catena del cibo è una battaglia di civiltà sulla quale continueremo a lavorare. Occasioni come quelle di oggi non sono solo simboliche ma fondamentali. Questa giornata rappresenta una pietra d’inciampo per Latina nella lotta all’indifferenza nei confronti di chi arriva nelle nostre città offrendo braccia per il nostro cibo. Questa scultura rappresenta il diritto all’inclusione per le nuove cittadine e cittadini italiani e per noi politici il memento per impegnarsi indefessamente verso un futuro sostenibile per tutti e per tutte.

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