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15 Dic, 2021

Comunità solidali: soldi a 253 istanze

3 Dicembre 2021 – di Redazione

Contrasto della povertà, sviluppo di un’agricoltura sostenibile, raggiungimento dell’uguaglianza di genere. Questi alcuni degli obiettivi perseguibili mediante il bando ‘Comunità Solidali 2020’, per il quale la Regione Lazio stanzia oltre 10 milioni di euro, andando a finanziare 253 progetti, la cui graduatoria è stata pubblicata oggi. A darne notizia è l’Assessore alle Politiche Sociali Welfare, Beni Comuni e Asp Alessandra Troncarelli. Tra le altre aree tematiche di riferimento per le proposte progettuali ci sono: il favorire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, con opportunità di apprendimento permanente per tutti; l’incentivazione di un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti; la riduzione delle ineguaglianze sociali con un’attenzione rivolta al benessere di tutti i cittadini e di tutte le fasce d’età. […]

«La Regione Lazio continua a investire sulle politiche sociali per costruire un solido welfare di comunità che punti a una vera inclusione» ha detto il capogruppo della Lista Civica Zingaretti al Consiglio regionale del Lazio Marta Bonafoni.

15 Dic, 2021

Sociale, Bonafoni: al via una nuova fase con la legge sull’invecchiamento attivo

27 Novembre 2021 – di Redazione

«Ho avuto il piacere di partecipare all’incontro pubblico organizzato dallo Spi Cgil Roma e Lazio ‘Gli anziani una risorsa per tutti’, per discutere del percorso della legge regionale sull’invecchiamento attivo approvata dall’unanimità del Consiglio regionale del Lazio lo scorso 20 ottobre». A dirlo la capogruppo della Lista Civica Zingaretti al Consiglio regionale del Lazio Marta Bonafoni, prima firmataria della legge sull’invecchiamento attivo 16/2021. «Un’occasione importante, di restituzione del fruttuoso lavoro portato avanti con i sindacati dei pensionati, i centri anziani, le studentesse e gli studenti e il Terzo settore, nei mesi più difficili della pandemia, quando la proposta di legge per rimettere la cosiddetta Terza età finalmente al centro delle nostre comunità non come peso ma come risorsa, si era fatta urgente e prioritaria. Voglio ringraziare lo Spi Cgil e tutte le organizzazioni sindacali, che hanno permesso alla Regione Lazio di comprendere la necessità di mettere in campo su questa materia un cambio di passo, culturale e politico, che ha poi trovato in questa legge una leva formidabile». […]

15 Dic, 2021

La nomina di Zingaretti è una mano tesa a Calenda

11 Novembre 2021 – di Daniela Preziosi

Non è una nomina come le altre quella del nuovo capo di gabinetto alla regione Lazio approvata dalla giunta lo scorso martedì. Andrea Napoletano sostituisce Albino Ruberti, che si è trasferito al Campidoglio a ricoprire la stessa funzione per il neosindaco Roberto Gualtieri. Napoletano è stato voluto dal presidente Nicola Zingaretti, che lo ha scelto fra le figure già interne all’amministrazione. Da direttore dell’Ater, azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica, è stato uomo chiave anche per le campagne ‘moralizzatrici’ della sindaca Virginia Raggi. Più di recente, dal 2016 al 2018, è stato segretario generale e capo della segreteria tecnica del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Il quale ha accolto la nomina con un tweet di grande soddisfazione: «Bravo Zingaretti, ottima scelta. Andrea ha fatto molto bene all’Ater e al ministro come segretario generale. Persona di grandi qualità umane e professionali». Fatto insolito, il funzionario gode della stima da ogni lato del centro-sinistra. Lo dimostrano gli applausi della consigliera regionale Marta Bonafoni che ricorda che dall’Ater «ha aiutato la regione a trovare una soluzione legislativa e tecnica per regolarizzare le palestre popolari Verbano e Quarticciolo» e ha gestito lo sgombero di Forza Nuova dagli immobili di via Taranto. Soddisfazione anche da Amedeo Ciaccheri, minisindaco del municipio VIII: «Ho avuto modo di lavorare fianco a fianco di Andrea», spiega, «e voglio ringraziarlo per l’energia impressa per rilanciare gli investimenti e promuovere la funzione sociale dell’Ater», tra le protagoniste delle iniziative per il centenario di Garbatella, cuore della circoscrizione. […]

15 Dic, 2021

La Certosa riapre al pubblico

9 Novembre 2021 – di Pietro Antonucci

La certosa di Trisulti ha riaperto le sue porte al pubblico. Lo ha fatto ieri mattina, quando si è tenuta la conferenza stampa per inaugurare il nuovo corso firmato Mibact, Regione Lazio e Lazio-Crea dopo la tormentata gestione Dhi; lo farà dalle ore 10 di oggi, quando visitatori e fedeli potranno tornare a frequentare l’ambiente religioso. Un vero e proprio giorno di festa per la certosa, quello di ieri, disturbato in parte da una pioggerella continua, ma che nulla ha tolto ad un’atmosfera fatta di propositi e proposte, idee e possibilità. Un clima improntato alla ripresa, come hanno voluto rimarcare le autorità presenti alla conferenza stampa.

Franceschini e Zingaretti

Ricchissimo il parterre istituzionale: dal ministro della cultura Dario Franceschini al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dal direttore generale dei musei Massimo Osanna al direttore regionale dei musei del Lazio Stefano Petrocchi. Tutti hanno voluto porre l’accento sul ruolo che hanno avuto le associazioni locali che hanno affiancato il Mibact nella battaglia legale contro la Dhi perché la certosa tornasse bene comune. Il ministro Franceschini ha ringraziato proprio le associazioni «perché hanno continuato a far pressione, dimostrando amore per il territorio e la sua storia», augurandosi poi che Trisulti diventi l’incrocio di cammini religiosi e non solo. Zingaretti ha rimarcato il mix vincente, fatto di collaborazione e confronto, tra istituzioni e le medesime associazioni, aggiungendo che «la certosa può diventare il simbolo della rinascita post pandemia, un centro per la promozione del dialogo e dell’ascolto per una nuova coesione sociale e culturale». […]

Marta Bonafoni, capogruppo della Lista Civica Zingaretti: «Oggi la certosa volta pagina e viene restituita al suo territorio, al mondo intero col suo carico di storia e cultura che i progetti sovranisti di Bannon avevano tentato di offuscare». […]