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19 Dic, 2017

Università, su assegnazione borse di studio da fanalino di coda a primi in Italia

E’ notizia di oggi che la Regione Lazio è la prima in Italia per numero di borse di studio erogate.
Laziodisu, infatti, ha dichiarato vincitori tutti gli idonei nella graduatoria 2017/18, garantendone il pagamento per il quarto anno consecutivo a tutti gli aventi diritto.
E’ finita quindi l’era dei cosiddetti “idonei non beneficiari”, ovvero quegli studenti che pur avendone i requisiti, per reddito e per merito, non potevano accedere al contributo. Quando siamo arrivati in Regione, infatti, i ragazzi idonei erano poco più di 16mila, ma 6mila di questi non erano beneficiari. Si trattava di una stortura alla quale abbiamo voluto mettere fine non solo erogando le borse di studio a tutti gli idonei, ma ampliando anche il numero degli assegnatari a più di 20 mila studenti.
Siamo passati così da fanalino di coda ad essere primi in Italia: un traguardo importante ottenuto investendo sulla cultura, sul sapere, sulla conoscenza e sui giovani ma soprattutto garantendo a tutti un uguale accesso agli studi

18 Dic, 2017

Nel Cantiere di Monterotondo un murales che parla di futuro

E poi ogni tanto scrivo di #Monterotondo, perché in tutti questi anni ho imparato a conoscere la bellezza e l’importanza del lavoro sociale che si fa da quelle parti.

Sabato sera ho partecipato all’inaugurazione ufficiale del murales che l’artista Millo ha fatto intorno ai muri del #Cantiere, presidio sociale e culturale di rara “giustezza” in mezzo alle case popolari di Monterotondo Scalo, al crocevia tra rigenerazione urbana e welfare di territorio.

In mezzo a una confusione festosa e dentro un’euforia contagiosa Sasà Costantino ci ha chiesto di regalare una parola al Cantiere…
Questo il risultato di chi si è avvicendato al microfono: entusiasmo fantastico grazie umanità sentimenti emozione partecipazione coraggio forza interiore orgoglio.

La mia parola è stata #futuro.
Che non è un accidente, ma qualcosa da costruire insieme.

17 Dic, 2017

Con il contributo della Regione Lazio nasce lo sportello d’ascolto per uomini maltrattanti

Giovedì insieme tra gli altri all’assessora Lucia Valente e a Maria Grazia Passuello ho partecipato alla presentazione dello sportello di ascolto per uomini maltrattanti #ParlaconNoi dell’associazione Donne e Politiche Familiari.

Una bella occasione, per rilanciare il tema della violenza maschile sulle donne: perché le recidive sono tantissime e lo sforzo deve essere quello di trasformare sempre il conflitto in relazione.

Un’occasione preziosa, per fare il bilancio di questi cinque anni: la Regione Lazio a questo punto infatti ha completato al 100% l’attuazione della legge sulla prevenzione e il contrasto della violenza di genere.

Non la fine di un percorso, ma l’inizio di una sfida che ora ha tutte le carte in regola per essere giocata. Uomini e donne insieme.

Come ha detto Teresa Dattilo, il nostro è un “ottimismo delirante”. Possiamo vincere.

16 Dic, 2017

Al liceo Cavour per parlare di femminismo e ’68 e per difendere oggi le conquiste di ieri

E’ stata una bella emozione questa mattina intervenire nell’aula magna del liceo Cavour di Roma alla conferenza sul #Sessantotto.

Il mio amico prof. Salvatore Mazziotti mi aveva chiesto una relazione su “Femminismo, rivoluzione sessuale e legge sull’aborto” e non era mica semplice per me, che nel ’68 non ero ancora nata e che nel 1978 avevo appena due anni.

Allora ho provato a ripercorrere quella stagione straordinaria vestendo esattamente i miei panni: quelli di una figlia di quelle conquiste che oggi tenta dentro e fuori dalle istituzioni di difendere quei diritti da assalti vecchi e nuovi.

La sorellanza, l’effervescenza, la libertà delle donne possono e devono fare ancora molto. Gli occhi di quelle e quei diciottenni davanti a me oggi mi hanno suggerito – nonostante tutto – che la speranza cammina.

15 Dic, 2017

Lavoro, con Riesco diamo ai giovani Neet opportunità, formazione, cultura

Si chiamano Neet e sono quei ragazzi e quelle ragazze che non studiano, non lavorano e pensano di non avercela fatta. Per 5000 di loro la Regione Lazio mette in campo “Riesco”, l`iniziativa di reddito di inclusione formativa per rafforzare le opportunità di inserimento occupazionale, rivolta ai giovani dai 18 ai 29 anni e presentata oggi dal presidente Nicola Zingaretti e dal vicepresidente Massimiliano Smeriglio.
Seicento euro al mese da destinare in un anno per la formazione professionale e la cultura che consentirà a questi giovani di investire in primo luogo su se stessi.
“Riesco” è parte di una strategia che vuole dare una chance in più ai ragazzi e alle ragazze che oggi si trovano ai margini ed è anche parte integrante di un investimento complessivo fatto in questi anni dalla Regione Lazio sulle politiche attive per il lavoro, per il diritto allo studio, per start up, per il micro credito. Oggi mettiamo l’ultimo tassello di questo puzzle che vuole parlare con quella parte di generazione di invisibili, che per noi invisibili non sono

14 Dic, 2017

Sanità, stabilizzazione primi 1000 precari fondamentale per nuovo modello con al centro cittadini

La stabilizzazione di oltre 1000 precari della sanità del Lazio, presentata oggi dal presidente Nicola Zingaretti, dimostra che in questi anni la Regione Lazio si è mossa sulla giusta strada. Si tratta della piu’ grande stabilizzazione dei lavoratori nella sanita’ del Lazio mai avvenuta mediante procedure concorsuali, per altro condivisa con tutte le organizzazioni sindacali. Uno sforzo enorme che ha riguardato tutte le Aziende sanitarie del Lazio e che proseguirà nei prossimi giorni fino ad essere completato nei primi mesi dell’anno 2018.
Il processo di stabilizzazione fa parte di un percorso di risanamento dei conti della sanita’ regionale iniziato dalla Giunta Zingaretti nel 2013, che ha portato anche all’uscita dal commissariamento prevista entro il 31 dicembre del 2018 e ratificata solo qualche giorno fa in Consiglio dei Ministri. Un’uscita che poggia su basi concrete e che si traduce in maggiori risorse da destinare al personale, alle strutture sanitarie e, conseguentemente, alla qualità delle cure e della vita dei lavoratori e delle lavoratrici”.Così in una nota Gino De Paolis, Capogruppo, Marta Bonafoni, Daniela Bianchi e Rosa Giancola, Consigliere di Insieme per il Lazio.

14 Dic, 2017

Lazio, soddisfazione per parifica Corte dei Conti

Dalla dichiarazione di Regione quasi fallita del 2012, alla conferma del buon governo della giunta Zingaretti. Così la Corte dei Conti ha approvato senza rilievi la parifica sul Rendiconto 2016. Il segno che il lavoro fatto non solo è positivo, ma restituisce credibilità all’Istituzione, in termini di pagamenti ai fornitori, di conti finalmente in ordine e tante politiche volte ad entrate nel vivo dei problemi per provare a trovare le soluzioni. La strada intrapresa è quella giusta, occorre proseguire, con nuove sfide e per un Lazio più forte.” Così in una nota Gino De Paolis, Capogruppo, Marta Bonafoni, Daniela Bianchi e Rosa Giancola, Consigliere di Insieme per il Lazio.

13 Dic, 2017

Al Liceo Anco Marzio di Ostia nasce WhereApp, lo sportello virtuale per la prevenzione del bullismo e cyberbullismo con il contributo della Regione Lazio

Questa mattina sono stata al liceo Anco Marzio di #Ostia per la presentazione di WhereApp, lo sportello virtuale a supporto degli studenti per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo realizzato con il contributo della Regione Lazio.

E’ un progetto che nasce sull’onda della legge regionale di prevenzione e contrasto del bullismo, che il Lazio è stata la prima regione in Italia ad approvare nel 2016. Vederne oggi i primi frutti e soprattutto la sua applicazione pratica in ambiente scolastico è il modo migliore per dargli corpo e gambe, perché proprio dalla scuola siamo partiti in Consiglio regionale per affrontare e per legiferare un fenomeno così complesso e in continua evoluzione.

E proprio dalla scuola (e in modo particolare da questa scuola di Ostia), dall’educazione sentimentale e dalla gestione dei conflitti, partiamo oggi per costruire il cambiamento. Perché parlare di legalità significa anche guardare al rispetto e alla convivenza, che parte dalle relazioni e via via fa più forte l’intera società.

13 Dic, 2017

A Monterotondo apre l’Emporio solidale del Pungiglione: con risorse regionali, nel Palazzo del Comune, una storia di inclusione e riscatto

Questo post contiene due piccole grandi storie in un tempo solo, intrecciate fra loro perché entrambe hanno luogo a #Monterotondo.

La prima storia racconta di un’inaugurazione. Ieri infatti insieme al Sindaco e in una delle sale del palazzo comunale abbiamo inaugurato l’Emporio solidale de #IlPungiglione, uno dei progetti vincitori del bando contro la povertà della Regione Lazio. Un punto di distribuzione di alimenti e generi di prima necessità per i cittadini in stato di bisogno (già 1500 le persone raggiunte in soli due mesi), ma anche uno sportello d’ascolto collegato ai servizi pubblici, una rete di realtà del Terzo Settore capaci di generare a loro volta welfare di comunità.

La seconda storia è contenuta nella prima, ed è quella di Doris che nell’emporio ha trovato lavoro e di Roberta che la’ dentro sta svolgendo un tirocinio.
Doris è una ragazza nigeriana, è scappata dal suo Paese perché omosessuale, è arrivata in Italia sul barcone (lei che prima del Viaggio non aveva mai visto il mare e pensava di morirci dentro quella distesa d’acqua). Invece Doris non è morta, anzi ha una risata bella e contagiosa, e ora del suo lavoro nell’emporio di Monterotondo dice: “Ho imparato come essere accogliente”. Lei con noi.
Roberta è una donna di Fonte Nuova, il viso segnato da una vita che si intuisce difficile e dolorosa, racconta con la voce spezzata di essere arrivata su indicazione dei servizi sociali e per soddisfare il desiderio dei suoi figli di avere “una madre migliore”. Dell’emporio le piace l’incontro con la forza di Doris, che le sta anche insegnando come si usa il computer. E le piace il legame che si crea con le persone che hanno bisogno di aiuto. Lei aiuta loro.

Ecco, nella storia di Doris, Roberta e dell’emporio di Monterotondo per me c’è la prova provata che cambiare questo mondo si può, rispondendo al “welfare etnico”che sta prendendo piede nelle nostre città con uno stato sociale che sappia ribaltare gli stereotipi e i pregiudizi mettendo tutti, uomini e donne, dentro un percorso comune di crescita e dentro un destino comune.

Lo so, l’ho fatta lunga.
Ma ieri mi sono letteralmente innamorata di questa storia. E i sentimenti si sa, vogliono il loro spazio e i loro tempi.

12 Dic, 2017

Lucha y Siesta , incombe lo sgombero

Il Manifesto, Alessandra Pigliaru

Dopo la Casa internazionale delle Donne di Roma, sotto scacco da un’ipotesi di sfratto non ancora scongiurato completamente, è arrivato il turno di un altro luogo caro alle donne e alla capitale. La notizia è di ieri ma ha già fatto il giro del web: la casa delle donne Lucha y Siesta, con sede in via Lucio Sestio 10 (e che il quartiere ha conosciuto come la sottostazione Cecafumo) ha infatti ricevuto notizia di un’ipotesi di sgombero imminente. È stata l’Atac Spa, proprietaria dello stabile, a informare sia le donne che occupano da 10 anni l’immobile sia il decimo Municipio a cui afferiscono. La ragione è una vendita imminente, leggibile all’interno della crisi economica che investe l’Atac.

La possibilità che si debba abbandonare lo stabile, facendo cessare tutte le attività politiche e sociali (prima di tutto quella di contrasto alla violenza sulle donne) che hanno reso quel luogo punto nevralgico e irrinunciabile per molte e molti, è inaccettabile. Lo dicono bene nel comunicato stampa diffuso ieri, piuttosto chiaro soprattutto nella istanza radicale: «Non intendiamo essere le macerie di un’operazione che minaccia il valore sociale di una storia decennale per sanare anni di scandali e mala gestione economica», si legge. Lucha y Siesta è «luogo di incontro fra storie di vita, coraggio, sogno e desiderio e di relazioni per la costruzione di traiettorie di uscita dalla violenza». Centro antiviolenza «laico e femminista», è anche conosciuto come «laboratorio di progettazione sociale e di partecipazione a partire dai propri desideri e dalle proprie capacità. Lucha è una rete per l’orientamento al lavoro e alla formazione, per l’assistenza legale e il sostegno psicologico nei percorsi individuali e collettivi di autonomia delle donne».

E se, anche in questo caso, il progetto di sfratto deve essere collocato in una mentalità generale di «messa a reddito», trattandosi di un privato sarebbe ugualmente irricevibile il silenzio del Comune sulla vicenda. La sollecitazione è arrivata nella serata di ieri da Marta Bonafoni, consigliera regionale di Insieme per il Lazio che, in una nota, evidenzia come la Regione abbia colto il valore del progetto, finanziando le attività riguardanti l’autonomia delle donne vittime di violenza maschile con il bando per l’inclusione sociale e con un ulteriore bando rivolto alle associazioni impegnate nella promozione e nel rispetto delle differenze di genere. Per questo l’assessora alle Politiche sociali Rita Visini, ha inviato una lettera all’assessora capitolina Baldassarre, «per chiedere rassicurazioni sul prosieguo di questa esperienza».

Un tale scenario non riguarda solo Roma ma tutti i centri che con fatica tengono vive le proprie attività e che fanno politica attiva sui territori; quando si attacca la libertà femminile è il senso generale che deve essere compreso, quello di una perdita enorme per tutte e tutti. Lucha y Siesta, come proseguono le ragazze del collettivo, è uno spazio liberato che merita di essere vissuto. E di questo si pretende certezza, senza indietreggiare neppure di un millimetro.