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Carlotta Cossutta, Comune-info

Sono io quella ragazza sola che deve essere difesa dal degrado in stazione centrale. Negli ultimi anni ho preso più treni che tram e ho attraversato la stazione all’alba e a notte fonda… E l’ho vista cambiare: prima sono arrivati i militari, poi le barriere ai binari, poi i cancelli.

Mi sono vista passare tutti i controlli forte della mia pelle bianca e dei miei vestiti borghesi, mentre dietro di me ragazze nere venivano fermate e apostrofate malamente perché non parlano italiano (e per favore, non ditemi che questo non è razzismo); mi sono sentita fischiare dietro dai militari e sono stata aiutata a rialzarmi da una caduta sulla bici da un ragazzo arabo che giocava a carte; ho ricevuto un’offerta di erba e due proposte di matrimonio; ho assistito a una rissa e ho visto due fratelli eritrei guardare con gli occhi sgranati mia sorella che cercava di capire se avessero la scabbia….

Sono io quella ragazza sola e non vi permetterò di usare il mio corpo come paravento per operazioni come quella di martedì 2 maggio…

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