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L’Università Cattolica di Milano fa la fotografia di un fenomeno che conta in Italia 2,4 milioni di giovani che non studiano e sono senza un impiego. Il demografo Alessandro Rosina: “Un livello allarmante, mai raggiunto nella storia”. Il 66% dei “giovani adulti” vive a casa con i genitori: il 20% in più su media Ue.

Non sono sui libri e non hanno nemmeno un impiego. Quasi due milioni e mezzo di giovani vite sospese che non riescono a trovare un ruolo nel mercato del lavoro, nella società. E in questo momento fanno fatica anche solo a immaginarlo. L’Italia è la più grande fabbrica di Neet in Europa. Ragazzi fra i quindici e i ventinove anni fuori da qualsiasi circuito scolastico e lavorativo che di fatto vivono ancora sulle spalle di papà e mamma. Molti non hanno mai finito le superiori. Ma dentro quest’universo inerte finiscono sempre più laureati che non sono in grado di uscire di casa nemmeno dopo anni dalla discussione della tesi.
Tiziana De Giorgio, La Repubblica

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