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08 Ott, 2015

Usura, una legge che parla di legalità e giustizia sociale

“L’articolo più bello è il primo, perché ci fornisce subito la cifra di una legge utile, che parla alle vittime di usura, di contrasto alle mafie, il cui collegamento con l’usura è più che stretto, parla di contrasto alle tante solitudini della società moderna e all’esigenza di ricostituire connessioni sociali, specie dentro la crisi.” A dichiararlo sono Marta Bonafoni, Daniela Bianchi e Gino De Paolis, Consigliere gruppo Sel e Capogruppo Sel alla Regione Lazio, commentando l’approvazione della Legge 64.

“Con questa norma la Regione si fa carico di intervenire, dando sostegno alle vittime e alle associazioni che da anni lottano contro questo insopportabile fenomeno, spesso reato spia di quella criminalità organizzata che attraversa, senza alcuna distinzione, tutti i territori del Lazio: dal litorale romano, al centro della nostra città, da Rieti a Frosinone, da Viterbo a Latina, sostituendosi al welfare, al sistema creditizio e ad uno Stato troppo debole e incapace di farsi trovare accanto a chi è in difficoltà.

Siamo felici che alcuni nostri emendamenti siano stati approvati dall’aula: da quelli che spingono il tasto della prevenzione e della formazione, a quello che introduce la possibilità per la Regione di promuovere programmi di micro-credito per le vittime di usura.

Oggi scriviamo una bella pagina di storia per il Lazio- continuano- mettiamo le mani nel piatto e agiamo con decisione legiferando, per promuovere legalità e giustizia sociale. Un ringraziamento va al proponente, Consigliere Cangemi, e al Presidente della Commissione competente, Favara, tutto il Consiglio che ha scelto di dare senso alla nostra presenza qui, anche favorendo l’approvazione di una serie di misure che insieme disegnano un quadro di cambiamento, trasparenza e vicinanza a chi più è in difficoltà e di contrasto senza frontiera a tutte le mafie. Non avremmo potuto fare meglio forse, ma prima si: ecco perché concludiamo con l’auspicio che quest’aula trovi un meccanismo di lavoro più snello, in grado di restare al passo con il mondo fuori, che ci chiede risposte e interventi urgenti.”

08 Ott, 2015

Le parole e i coltelli

Due madri non dormono. Una, la madre di lei, all’alba va dai carabinieri. Mia figlia Giordana, vent’anni, non è tornata a casa stanotte. L’altra, la madre di lui – Luca, 24 – di notte lo ha sentito partire in macchina. La macchina della madre. Le madri.
La paura delle madri: dove vanno, cosa fanno la notte questi figli. La botola che non vedi, sai che c`è ma non la trovi. Dove sono, con chi sono. Dove possono cadere. Dov’è il pericolo.
Concita De Gregorio, La Repubblica