Top

24 Set, 2015

Anche sugli inceneritori il nostro no allo Sblocca Italia

Semmai ce ne fosse stato bisogno, l’Audizione di oggi in VI Commissione ha confermato l’idea che il decreto Sblocca Italia del Governo Renzi e’ piombato come un macigno sopra le teste dei territori e delle Regioni italiane.

Solo questa settimana in Consiglio Regionale abbiamo discusso di tre questioni fondamentali per i diritti e la partecipazione dei cittadini, e per la visione e un modello di sviluppo di territorio nuovo ed ecosostenibile: sull’acqua pubblica, sulle trivelle e – oggetto dell’audizione di oggi – sugli inceneritori la pensiamo in maniera del tutto opposta all’art. 35 della Legge 164/2014.

Oggi a questo proposito l’Assessore con delega ai rifiuti, Michele Civita, ha chiarito quale è la posizione della Regione Lazio nella conferenza Stato-Regioni: il Lazio ha chiesto al Governo l’aggiornamento dei dati sulla raccolta differenziata fermi al 2013 e ha chiesto e ottenuto che lo stesso decreto vada in VAS (Valutazione ambientale strategica). L’Assessore ha inoltre ribadito quanto sostenuto dal Presidente Zingaretti davanti alla Commissione Bicamerale sui rifiuti, ossia il nostro no all’inceneritore di Albano.

Ora, da qui ai prossimi mesi, il tempo deve servire per implementare tutte quelle azioni tese a un nuovo ciclo dei rifiuti nella nostra Regione, puntare su riuso e riciclo, economia circolare, su una differenziata che nel Lazio è già arrivata al 40% e che deve puntare rapidamente al 65%, così come ci chiede l’Europa 2020.

Per poter dire – come dobbiamo – un no secco e certo agli inceneritori.

24 Set, 2015

Inutile e dannoso l’ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino

Si torna a parlare di raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino, progetto rilanciato dal presidente Enac Vito Riggio, sul quale ribadiamo le nostre posizioni di contrarietà. Come Sinistra Ecologia Libertà torniamo a sostenere che l’aeroporto Leonardo Da Vinci non ha bisogno di alcun allargamento, ma di una razionalizzazione e ristrutturazione di ciò che già esiste.

Quello di cui c’è bisogno è infatti risolvere le tante problematiche di efficienza che riguardano lo scalo e potenziare quindi le funzionalità delle infrastrutture esistenti. Ne vale del rapporto con il territorio, rappresentato benissimo dallo stesso Sindaco di Fiumicino, Montino, che si è espresso esattamente nella stessa nostra direzione, della qualità della vita dei cittadini della zona e, non da ultimo, del destino dei tanti lavoratori dello scalo.

Un ulteriore consumo di suolo lì dove insistono anche zone di interesse naturalistico e archeologico molto importanti, sarebbe un errore, non rappresenterebbe alcuna soluzione in termini di sviluppo industriale e occupazionale e con tutta probabilità sarebbe frutto di interessi diversi da quelli di un aeroporto efficiente e di portata europea.

Da più parti, con studi comparati con altri scali, si è dimostrato che il numero di passeggeri in transito non ha alcuna corrispondenza diretta con l’esigenza di ampliare le infrastrutture esistenti. Più pertinente sarebbe invece lavorare per l’individuazione di un aeroporto laziale dedicato ai voli low cost, che consentirebbe il rilancio dell’hub internazionale dello scalo Leonardo da Vinci. E’ ora quindi di pronunciare parole chiare su Fiumicino: lo chiediamo al Governo e al Ministro Delrio che nelle prossime ore incontrerà il Presidente Riggio.

24 Set, 2015

Indisponibili a essere vittime

La potenza della legge si misura soprattutto nulla sua capacità di fare cose con le parole: basta ritardare il momento in cui viene data la possibilità di inoltrare la domanda d’asilo, e i profughi diventano per legge “clandestini” che hanno eluso i controlli di frontiera e passibili, come in questo caso, di essere trattenuti in un centro di identificazione e di espulsione.
Jacopo Di Giovanni/Enrica Rigo, Il Manifesto